1. BILANCIO COMUNALE, TAGLI: QUALI PRIORITÀ E SCELTE?
Nel 2011 il bilancio del Comune avrà un minor introito di almeno 20-30 milioni di euro. Come pensa di affrontare negli anni del suo mandato tale deficit permanente?
1 - Con tagli più o meno importanti ai vari settori e/o servizi (quali settori/servizi e quali tagli?) NO
2 - Con aumento delle tariffe e tasse locali (indicare incrementi probabili) NO
3 - Con la vendita di patrimonio comunale (quali beni?) NO
4 - Privatizzando alcuni servizi pubblici (quali?) Progressivamente quelli dell’area welfare all’insegna della sussidiarietà
5 - Diminuendo il costo della macchina dell’amministrazione, riducendo e razionalizzando le risorse umane e passando da una politica di autorizzazioni preventive a una di verifica finale (esempi) SI
6 - Incrementando il controllo ed il recupero della evasione fiscale, trattenendo la frazione consentita dalla legge SI
Utilizzando il patrimonio quale garanzia per rilanciare gli investimenti
2. CITTÀ METROPOLITANA E QUARTIERI
E’ indispensabile giungere alla realizzazione della Città Metropolitana? (SI /subito - non è prioritario/rilevante - NO / mai) Non è prioritario
Se sì, come?
attesa delle norme statali di riferimento; SI
attuazione di fatto, compatibilmente con la normativa vigente; tramite accordi organici con i Comuni per organizzazione dei servizi in area metropolitana, prevedendo un monitoraggio e verifiche periodiche; SI
facendo coincidere la città metropolitana con la provincia (con / senza Imola ?), oppure solo con l'area strettamente urbana; Con la Provincia e Imola faccia come vuole
superando il grande Comune e la Provincia e creando un unico livello istituzionale;
Per i Quartieri:
creare una struttura fortemente centralizzata superando i quartieri, trasformandoli in strutture operative con dirigenti nominati ? SI / NO SI
puntare ad una Città Policentrica, “multi-piazze”, nel quadro di un vero decentramento dei poteri verso i quartieri, rivisti e reinseriti nel contesto della città metropolitana, con organi elettivi? SI / NO NO
con quale competenza e autonomia finanziaria e gestionale? Nessuna
centro storico: unico quartiere/municipalità ? SI / NO SI
3. CONOSCENZA E' PARTECIPAZIONE... E PACE
Il Sindaco deve coinvolgere la Cittadinanza nelle scelte delle opere strategiche o altamente impattanti sulla città?
No, spetta al Sindaco ed alla Giunta scegliere per il bene della città
No, la scelta del partito/coalizione implica l’accettazione del relativo programma
No, il coinvolgimento della cittadinanza potrebbe portare a non decidere nulla
Sì, bisogna favorire l’attivazione delle “Istruttorie Pubbliche” formali, come previsto dallo Statuto Comunale su vari temi, con obbligo di relazioni e valutazioni finali SI
Sì, a scopo consultivo è anche opportuno un referendum pubblico per le opere strategiche o più impattanti; la decisione finale spetta però al Sindaco ed alla maggioranza SI
Sì, con referendum pubblico, preceduto da campagne informative; si procederà con tali opere solo se la maggioranza dei cittadini sarà favorevole (con / senza “quorum” ?)
Si, si deve comunque prevedere uno “strumento di verifica” periodica (es. quadrimestrale), attraverso i Quartieri (se permane la situazione attuale o nelle nuove forme), per la valutazione dei progetti in corso di realizzazione e per valutare strumenti di correzione del proprio operato in caso di difficoltà o rallentamenti SI
Non esiste partecipazione senza una informazione corretta ed essenziale sui problemi e sulle scelte della pubblica amministrazione. L’informazione deve essere diffusa sul territorio e di facile accesso. Indichi se e quali azioni intende attuare e con l’ordine di priorità.
installazione e manutenzione di bacheche pubbliche distribuite in punti di incontro adeguatamente selezionati in ogni quartiere in cui esporre avvisi ed annunci di appuntamenti, scadenze, incontri, per la libera affissione da parte dei proponenti delle iniziative, lasciando alla loro cura e gestione la stessa fruibilità delle bacheche SI
accordo con l’azienda ATC per l’uso delle fermate degli autobus e di bacheche nei bus stessi per la diffusione delle informazioni (certificate da opportuno ufficio comunale) delle associazione e organizzazioni “no profit” NO
sperimentazione di “bacheche telematiche” collegate con il sistema informatizzato dei quartieri per informazioni pubbliche, istituzionali e pubblicitarie di quartiere SI
informazioni dedicate per interessi: “città per i bambini” ecc. da esporre nei quartieri e/o rendere disponibili via rete SI
Pensare Bologna nel futuro dell’Europa e del mondo non significa solamente avviare investimenti, valorizzare le risorse umane, sostenerne l’impegno culturale, ma anche renderla protagonista di una presenza nuova di dialogo e di pace con le città del mondo, che oggi vivono sulla frontiera dei conflitti il drammatico tempo della guerra. Nel tempo della globalizzazione tutti possono fare la guerra, ma è anche vero che tutti possono fare la pace.
Lei è intenzionato a:
- Mantenere/rafforzare il “Tavolo provinciale per la pace”, luogo di confronto e di lavoro comune, adoperandosi affinché la diffusione di una cultura di pace non resti confinata nei programmi elettorali e nelle commemorazioni ufficiali SI / NO SI
- Entrare a far parte del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i diritti umani e la Tavola per la pace di Perugia SI / NO SI
- Sostenere, insieme alle ONG, progetti di cooperazione internazionale dove risulti importante la presenza e l’attenzione della nostra comune SI / NO SI
- Creare e gestire una “Casa della Pace”, luogo aperto al pubblico con continuità, soprattutto la sera, che possa diventare uno spazio fisico d’incontro, dotandola di una “Sala del Silenzio”, cioè un ambiente dedicato al silenzio e al confronto fra le religioni .SI / NO SI
4. TRASPARENZA, RAPPORTI CON ELETTORI, CONSIGLIO COMUNALE E MACCHINA COMUNALE
* E’ disponibile a dichiarare cariche e appartenenze? A quali associazioni partiti, gruppi, movimenti, circoli, anche riservati, appartiene o è legato? Quali partecipazioni, cariche o ruoli significativi ricopre in società, enti privati e pubblici o istituzioni? Ho già messo tutto sul mio sito elettorale
* Qual’è il suo
curriculum politico, dichiarando, se ha già avuto esperienza
come eletto o come nominato, quale impegno (presenze alle sedute,
proposte principali, attività) ha caratterizzato il suo
mandato? In quali “battaglie principali ” si è
impegnato? e quali risultati principali ha ottenuto? Mai
fatto politica
*
Si impegna ad evitare ogni conflitto di interesse, illustrando in
modo esplicito fin da subito le possibili situazioni che potrebbero
dare adito ad un tale problema e come pensa di risolverlo? Sto
vendendo il controllo dell’impresa di famiglia
* Si impegna a garantire:
-
la presenza il lunedì alle sedute del Consiglio Comunale; SI
-
un incontro “vis-à-vis”,
almeno una volta all'anno, con ciascun Consigliere Comunale; SI
- la risposta alle lettere inviate dai Consiglieri stessi SI
- un’incontro annuale
con ciascun Consiglio di Quartiere SI
-
la vista periodica degli ospedali e delle carceri SI
* Criteri di scelta Dirigenti / Membri CdA di Enti ed Aziende proprie e/o partecipate
- Esclusivamente sulla base di bandi e “curricula” SI
- Libera scelta del Sindaco
- Scelti dal Sindaco con “curricula”, ma anche concordati con partiti
- Scelti e delegati dai partiti, con l’approvazione del Sindaco
* Come pensa di mettere mano alla macchina comunale al fine di restituirle motivazione, efficienza, senso di appartenenza, etc. incentivando iniziativa e responsabilità personale ? Dando indicazioni chiare, incentivi e fiducia
* Coordinamento
Attivazione e regolare, formale convocazione dei “nominati” per la definizione/verifica di una “linea politica” ed una programmazione complessiva concordata fra Sindaco (Giunta) e Rappresentanti / Nominati negli Enti ed Amministrazioni varie partecipate. SI / NO SI
* Durata mandati e incompatibilità
Limiti rigidi ai mandati ed ai rinnovi/proroghe SI / NO SI
Definizione e vincoli rigidi di incompatibilità SI / NO SI
Alcune idee/scelte strategiche:
- Il Centro storico di Bologna ha una struttura viaria incompatibile col libero traffico motorizzato privato : SI / NO SI
- Il centro (all’interno dei Viali) deve essere chiuso al traffico privato e percorso esclusivamente da mezzi pubblici : SI / NO Con quali eccezioni? Progressivamente solo la parte storica, mezzi di soccorso e di servizio, portatori di handicap, possessori di posto auto privato, clienti di autorimesse e comunque dopo aver costruito i necessari parcheggi per vietare la sosta su strada
- La cerchia del Mille deve essere pedonalizzata: SI / NO Progressivamente
- Il Piano Generale del Traffico Urbano è stato approvato dal Consiglio Comunale di Bologna nel 2007 e si avvia ormai a scadenza. Dovendo elaborare il prossimo PGTU, dica il suo orientamento (favorevole/contrario, con eventuali motivazioni) sui seguenti indirizzi.
1) Estendere la sosta regolamentata (strisce blu) verso la periferia. Meglio togliere le auto dalle strade costruendo nuovi parcheggi
2) Introdurre nuove pedonalizzazioni in centro storico. SI
3) Proseguire nell'utilizzo di sistemi di telecontrollo delle corsie preferenziali e del rosso semaforico e
della sosta in doppia fila (RITA, STARS, SCOUT) Introducendo una ragionevole flessibilità
4) Privilegiare il trasporto pubblico urbano rispetto a quello privato. Come? Spiegatemelo voi in tre righe
5) Estendere la rete di piste ciclabili ed agevolare la mobilità ciclabile. SI
6) Per la gestione del Sistema SIRIO:
a) estensione 0/24
b) conferma dell'orario attuale 7/20
c) riduzione dell'orario attuale 8/18
d) spegnimento (totale / a giorni / occasionale)
e) dalle8 alle 19 finché non si attueranno le pedonalizzazioni
- Pensa che i progetti di Metrotramvia e People Mover vadano ripensati/annullati alla luce dell’attuazione dell’Area Metropolitana, dell’interconnessione con gli altri mezzi di trasporto già esistenti e dei costi che potrebbero in prospettiva ricadere sui cittadini? SI / NO Ripensati
Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM)
La forma di trasporto pubblico per eccellenza dell’Area Metropolitana su cui investire è il SFM che sarà reso più fruibile nella forma attuale (apertura immediata delle stazioni pronte e accelerazione di quelle programmate) e che sarà favorito per servire tutte le aree cittadine a distanza ragionevole con l’investimento necessario. SI / NO SI
Il comune di BO deve chiedere immediatamente alla Regione di finanziarlo con priorità rispetto alle infrastrutture stradali. SI / NO SI
L’interconnessione tra il SFM e l’attuale rete di trasporto pubblico verrà sempre attuata e ottimizzata in modo prioritario; SI / NO Come?
Si privilegerà la realizzazione di una rete tranviaria e i mezzi su gomma saranno complementari ai tram: SI / NO NO Sei per rilanciare un progetto tramviario in città? SI / NO NO
CIVIS
Se il progetto in corso di attuazione permette dei ripensamenti, quali di questi prenderà in considerazione?:
Completamento con il progetto attuale
Mantenimento con modifica percorsi SI
Annullamento e pagamento penali
Estensione se funziona
METRO
Progetto finanziato in parte dallo Stato e in parte dal Comune. Se i fondi statali vengono assegnati, quale opzione ritiene preferibile?
Si proceda assicurando il finanziamento comunale.
Si proceda solo se si verifica la sostenibilità del finanziamento comunale nel tempo.
Non procedere in nessun caso. L'infrastruttura non è necessaria.
Non procedere e cercare soluzione alternativa su binario in superficie.
Si deve fare in project financing senza coinvolgere le finanze comunali
PASSANTE NORD
Posto che la sua realizzazione avvenga senza finanziamento pubblico, ma in “project financing” da parte di Autostrade per l'Italia (ASPI), quale soluzione ritiene preferibile?
Realizzare solo secondo il tracciato previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Realizzare secondo qualunque tracciato proposto da ASPI
Realizzare solo previo un nuovo vincolante piano di salvaguardia del territorio, concordato con tutti i comuni interessati e sottoposto al vaglio della popolazione
Realizzare solo con le indispensabili garanzie sull’uso metropolitano della Tangenziale SI
Non realizzare perché c’è il rischio di non governare il consumo del territorio.
Non realizzare in ogni caso, per ragioni da carattere ambientale e cercare soluzioni alternative
PEOPLE MOVER
No comunque
Partire con il bando attuale
Annullare e rifare il bando, lasciando ogni rischio ai privati
Aspettare fondi aggiuntivi/alternativi
Mantenere questo percorso fino alla Stazione – O più esteso (Fiera, Caab ??)
6) Devo studiare più a fondo il problema
Bologna negli ultimi trent’anni non ha avuto incrementi demografici eppure la periferia è cresciuta saldandosi a est e ovest con Casalecchio e San Lazzaro e spingendosi verso Castelmaggiore e Castenaso (vedi PSC approvato dall’ultima amministrazione). La città è costellata di grandi contenitori inutilizzati e di un numero imprecisato di alloggi vuoti, tutto patrimonio disponibile per riqualificazione e nuovi utilizzi. Alla luce di queste considerazioni la sua opinione è che si debba:
Predisporre un Nuovo PRG con zero consumo di territorio e solo riqualificazione delle aree urbane degradate e del costruito esistente
Predisporre il Piano Operativo Comunale (POC) minimizzando il consumo del territorio e puntando alla massima riqualificazione SI
Frenare le nuove edificazioni attraverso un incremento degli oneri che tenga conto dei costi reali per la collettività dei nuovi insediamenti
Lasciare che il mercato si autoregoli
7. AREE DEMANIALI E EX-FERROVIARIE
Come pensa di garantire e promuovere la partecipazione dei cittadini alle decisioni?
Si debbono lasciare destinazioni istituzionali per soddisfare bisogni pubblici, visto che il Demanio, all’origine, sarebbe non vendibile se non in casistiche particolari? SI / NO No, bisogna usarle per riqualificare tutta la città
Si deve partire dai bisogni del Quartiere con consultazioni vaste o si mettono in atto percorsi partecipativi con i dati di base già fatti? Consultazioni vaste ma non solo di quartiere altrimenti è NIMBY
Chi deve decidere le percentuali di destinazioni d’uso e con che modalità? Il Comune dopo le consultazioni
A Bologna si parla solo di Aree Demaniali ex militari. E le Aree Demaniali ex ferroviarie?
Quali aree sono realmente disponibili? Che io sappia quelle ex militari mentre quelle ferroviarie sono oggetto di un accordo di programma con RFI
Quali sono i soggetti interessati alla loro valorizzazione? Se la domanda è sottile io non la capisco
Come si intende procedere? Forse è meglio conferirle nel fondo immobiliare che stiamo studiando
8. SERVIZI VARI ACQUA E RIFIUTI
I servizi vitali non vanno gestiti con criteri esclusivamente/prevalentemente economici, ma debbono essere assicurati a tutti i cittadini che vi possano accedere in condizioni di oggettiva uguaglianza (tariffe rapportate alle condizioni economiche, sociali, alla composizione del nucleo familiare?).
Concorda? Concordo / Dipende dal servizio / Dipende dai criteri da adottare per le tariffe (quali?) / No.
Qual è la sua posizione rispetto al grande problema oggi in discussione legato alla risorsa “acqua”? ed alla gestione ed ai costi del servizio della sua erogazione? Bisogna mantenere la separazione fra proprietà e gestione del servizio, il quale va affidato in concessione con bandi rigorosi
Hera oggi gestisce sia la raccolta dei rifiuti che l’inceneritore che le consente di vendere energia termoelettrica. Tuttavia l’auspicabile incremento della raccolta differenziata sottrae materiali ad alto potere calorico all’alimentazione dell’inceneritore creando un conflitto d’interesse tra l’economia della produzione di energia e l’interesse della collettività al riuso dei materiali. La sua opinione è:
Sciogliere questo conflitto assegnando i due ruoli a due diversi enti
Nominare un’autorità che vigili sulla correttezza di Hera SI
Imporre agli amministratori nominati dalle amministrazioni comunali di esercitare un reale ruolo di controllo sull’operato di Hera e riferire costantemente al Sindaco ed ai Cittadini SI
Oggi la raccolta dei rifiuti è finanziata da una tassa basata sulle dimensioni dell’immobile a disposizione. Un sistema di tariffe commisurato alla quantità di rifiuto indifferenziato produrrebbe un circolo virtuoso di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione comunale. Lei è: D’accordo / Non d’accordo D’accordo
Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo
1. Elaborare politiche di equità fiscale sul territorio per rafforzare la tutela a favore dei cd. lavoratori deboli (come i cassa-integrati , i non occupabili, non occupati over 45 ecc …) Alta, mi impegno, ma ci vorrà di più
2. Snellire le pratiche di competenza comunale che gravano sulle imprese Altissima, mi impegno
3. Organizzare un programma ed estendere esperienze di reinserimento lavorativo per ex-carcerati e carcerati, tramite il Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti in sinergia con gli sportelli sociali presso i quartieri. Alta, mi impegno, cercando anche altre strade
4. A proposito di carcere: procederà alla nomina di un Garante dei diritti dei detenuti? In che modo l’Amministrazione Comunale può contribuire alla ri-socializzazione dei detenuti? E, in particolare, dei minorenni? Devo studiare come
5. Istituire un collegamento formale fra i nuovi Sportelli Sociali con gli Sportelli Lavoro, i Centri per l’Impiego e lo Sportello Info-Lavoro della Provincia di Bologna Non mi sembra uno strumento molto efficacie
6. Favorire lo sviluppo delle cooperative di tipo B finalizzate all’inserimento dei lavoratori svantaggiati Alta
7. Predisporre Protocolli di Intesa e Accordi di Programma tra Amministrazioni Pubbliche, Cooperative Sociali, Sindacati, Associazioni di categoria Bassa
8. Costituire un “Fondo di solidarietà” a cui contribuiscono Fondazioni, Banche, imprese (che potrebbero venire “premiate/incentivate dal Comune. come?)E’ il cuore della nostra riforma del welfare, leggete il nostro progetto
9. Favorire e sostenere la diffusione di attività dirette a contrastare gli effetti della crisi attraverso l’adozione di strategie non occasionali basate sulla sperimentazione di un modello di economia etica che valorizzi le risorse locali, la partecipazione attiva delle persone, l’implementazione e messa a sistema di attività di alto valore sociale e relazionale, in parte già esistenti sul territorio (banca del tempo, mercatino dell’usato, gruppi di acquisto Solidale, microcredito Grameen, lastminute market, ecc.) Alta, mi impegno
* Che cosa può fare un comune per la qualità della offerta scolastica ? Favorire l’uso di incentivi
* Ritiene prioritario valutare e confrontare gli standard educativi di tutte le scuole, pubbliche e private?
la funzione della scuola privata è necessaria / insostituibile? SI / NO Insostituibile
la contribuzione pubblica alle scuole private va mantenuta / incrementata / ridotta ? Incrementata
sarebbe sufficiente aumentare i finanziamenti alla scuola pubblica per migliorarne la qualità? NO
è prioritario mantenere l'attuale livello di qualità della scuola pubblica, riequilibrando la spesa attraverso anche una verifica ed eventuale riduzione di finanziamenti alle scuole private? SI/NO NO
si debbono rivalutare / ridurre i finanziamenti ad entrambe in proporzione alle somme spese ed alla quantità e qualità dei servizi erogati (accoglienza disabili e stranieri, orari, etc.…)? SI / NO SI
11. IMMIGRAZIONE / INTEGRAZIONE ETNIE
* Attualmente le Consulte degli stranieri e degli apolidi sono organismi formalmente istituiti. Si ritiene utile definire le reali competenze e funzioni, in sinergia con gli altri organi del Comune?
Sì subito
Sì ma con un percorso adeguato di avvicinamento SI
No è troppo presto, occorre investire prima sull’equità di accesso ai servizi
No, è immaginabile che si dovrà attendere le seconde generazioni per ottimizzarne le funzioni e partecipare
* I molti giovani studenti immigrati, che giunti a maggiore età e quindi non più tutelati e non ancora lavoratori, sono secondo l’esperienza europea la generazione più a il rischio.
E’ favorevole a potenziare “l’inclusione sociale, economica e culturale dell’immigrato”, già in atto?
Sì partendo dalla scuola e costruendo un percorso di educazione alla cittadinanza SI
Sì partendo da tutti gli strati della popolazione con il coinvolgimento di tutti i settori produttivi SI
Sì puntando direttamente sulle seconde generazioni e quindi sui giovani studenti e lavoratori tramite le associazioni di promozione sociale
Si organizzando iniziative per temi e coinvolgendo le diverse civiltà SI
No
* E’ d’accordo nel riconoscere il diritto di voto ai cittadini stranieri? SI / NO SI
A quali condizioni? Residenza da almeno cinque anni
* Si impegna ad attivare una fattiva collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura, quello alle Politiche Sociali e le varie realtà operanti nel settore per organizzare iniziative (es. settimane culturali) riguardanti le civiltà con cui condividiamo la città, le scuole e il lavoro? SI / NO SI
12. POLITICHE PER LA CASA E FUORISEDE
La casa ai nuovi bolognesi , tipicamente precari, che non possono permettersela è un problema serio che va affrontato con un approccio molto più incisivo di quello proposto dalle vostre domande. Noi ne abbiamo fatto uno dei progetti principali del nostro programma. Leggetelo.
Per promuovere il diritto alla casa come bene d’uso con affitto a prezzi sostenibili, calmierati attraverso agevolazioni fiscali - tariffarie ai proprietari che affittano a famiglie sfrattate, famiglie numerose, gruppi appartamento ecc. è disposto a:
Ampliare le forme di sostegno alle famiglie povere numerose rivedendo, ad es. l’addizionale comunale IRPEF per le famiglie numerose e/o monoreddito NO
Costituire/potenziare un “Fondo sociale affitti” adeguato soprattutto per le famiglie numerose povere, NO
Riformulare gli indici ISEE, applicando ad es. gli “indicatori di Laeken” della Comunità Europea Non per la casa
Svolgere una funzione di coordinamento istituzionale fra associazioni di proprietari e di inquilini (SUNIA, UPPI ecc.) NO
Trovare forme di agevolazione, partecipazione all’acquisto e mutui agevolati per l’acquisto delle case invendute in collaborazione con Banche e Fondazioni SI
Redigere un serio, pubblico censimento delle case sfitte in tutto il territorio comunale SI
Recuperare, oltre alle caserme, le case e le scuole abbandonate ed effettuare una gestione più trasparente nell’assegnazione delle case popolari SI
Aumentare la quota delle case in autogestione per il Gruppo Appartamento Uomini Adulti? Oppure rivedere la formula? Non so
Nell’ambito del progetto di Bologna, Città Metropolitana, proporre prioritariamente di estendere agli altri Comuni della Provincia il previsto Piano straordinario di edilizia destinata all’affitto, da realizzarsi con il contributo determinante dei Privati e della Cooperazione? Finanziato da chi?
Rafforzare l’Agenzia Metropolitana per gli Affitti ? oppure va ripensata? Come minimo va ripensata
Per contrastare lo sfruttamento degli studenti fuori sede e l’evasione fiscale sei favorevole a:
Creare reti di “Reciproco Interesse”: legame anziani-studenti nell’ambito di uno o più condomini, con scambi di servizi e riduzione corrispondente di canoni di affitto, parziale assistenza ad anziani in cambio quindi di una presenza e vigilanza sociale virtuosa reciproca Non ha mai funzionato
Attivare collegamenti con gli organi dei vigilanza per la repressione dell’evasione fiscale sugli affitti SI
Attivare un programma di affitti su base triennale/quinquennale per pagamento di affitto a giovani singoli o coppie che sulla base dei risultati ottenuti all’università o nella imprenditoria dimostrino di potersi inserire in modo organico nel tessuto economico e sociale del quartier, con eventuale rimborso da effettuare negli anni Abbiamo idee simili nel nostro progetto
13. SENZA FISSA DIMORA E ALBERGO POPOLARE
- Va accresciuta la possibilità di fornire un servizio stabile di ospitalità notturna, reperire quindi ulteriori locali idonei e volontari disposti a gestire tale attività (apertura, chiusura, vigilanza, ecc.) SI / NO, aumenterebbe solo la richiesta SI
- Creare l’anagrafe di una residenza virtuale, ma formale, per i senza fissa dimora per l’accesso comunque alle prestazioni sanitarie SI/NO SI
Albergo popolare: SI / NO Non ne so abbastanza
- Dove, quanti ?
- Per chi? Italiani solo? Residenti solo? Comunitari? Chiunque?
- Prezzi: Gratis? Politico? Basso, ma realistico?
- Durata ospitalità: Illimitata? Con max 3, 6, 12, 24 mesi?
- Gestione: Pubblica totale? A gara aperta? Ad associazioni/cooperative? Autogestione?
- Assegnazione posti: Commissione pubblica? Altro ??
- Vigilanza: Polizia/Carabinieri? Vigili? Agenzia Servizi? Associazioni/Cooperative? Autogestione?
Realizzare un “Pensionato Sociale” (successivo alle strutture di prima accoglienza) con progetti e percorsi per la “seconda accoglienza”, in modo da fare uscire le persone dalla continua emergenza, dedicando risorse economiche specifiche procurate anche con “tasse di scopo” mirate Di tasse di scopo non voglio sentir parlare
Dislocare WC in luoghi e numero adeguati (per l’Igiene e civiltà di una città che vuole essere europea), ri-creando ad es. i “Diurni” Assolutamente si
In considerazione dei tagli economici in essere che si ripercuotono sull’erogazione delle diverse forme di assistenza sociale e sanitaria è necessaria una scelta ed un ripensamento dell’offerta dei servizi. Uno dei pilastri fondamentali del nostro programma è appunto la riforma radicale del welfare, come più sopra indicato. Leggete il nostro progetto
La presenza delle tre ASP cittadine e dei loro contratti di servizio è corrispondente alle reali necessità di erogazione e di bilancio? SI NO NO
E’ d’accordo sull’accorpamento delle tre ASP in una unica? SI NO Le ASP non sono la soluzione
E’ d’accordo che coloro che elaborano il contratto di servizio siano gli stessi che valutano i risultati delle prestazioni? SI NO NO
Se si, esiste un organo che prevede la partecipazione dei tecnici e dei cittadini alla valutazione dei risultati?
Se si, qual è ?
Se no, come e dove è possibile collocarlo? Leggete il nostro programma
E’ opportuno creare un Assessorato unico "salute - sociale" ? SI NO SI
In questi anni la città ha visto la polverizzazione e la proliferazione di progetti e iniziative sul welfare senza un’unica strategia e regia. Per definire un progetto di welfare per la città che integri le competenze sociali e sanitarie e garantisca l’attenzione a molti aspetti legati al benessere dell’individuo in senso complessivo (anche quindi economico, culturale, ambientale) quali sono i soggetti che secondo lei vanno coinvolti e coordinati dal Sindaco? Leggete il nostro programa
Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo
1. Contribuire alla ridefinizione degli Accreditamenti e delle Convenzioni con Enti pubblici e privati legati alle prestazioni per giovani, anziani,ecc. ; Priorità altissima, rivoluzioneremo completamente il sistema
2. Utilizzare le nuove tecnologie per una assistenza domiciliare diretta con l’aiuto di mediatori (studenti, volontari) che ne consentano l’uso efficace anche per anziani, inesperti, etc. (vedi ad es. il Progetto Data); Priorità bassissima
3. Favorire e potenziare la creazione degli ambulatori territoriali aperti 24 ore su 24, per snellire il lavoro dei Pronto Soccorso Priorità alta (C)
4. Utilizzare al meglio il Fondo Regionale, costituendo con parte di esso un Fondo di solidarietà con il contributo di Fondazioni, Banche e agendo sulla fiscalità locale (tasse di scopo), NO a tasse di scopo
5. Stimolare il controllo su prevenzione e salute, estendendolo in particolare agli immigrati regolari che svolgono i lavori più pericolosi che gli italiani non vogliono più fare;Priorità alta ( C )
6. Attivare e potenziare i “Comitati di Controllo della Qualità dei Servizi”, il “Tribunale del Malato”, affiancati da cittadini che si iscrivano a liste comunali o di quartiere etc. ( D )
Se lei potesse dare un ordine di priorità ai temi sotto elencati per incidere sul miglioramento della sanità bolognese, come li classificherebbe? (da 5 a 1 dove 5 è bassa priorità: procrastinabile nel tempo e 1 è priorità alta assimilabile all’urgenza):
Il rinnovamento della tecnologia diagnostica (es. apparecchiature di radiologia)Non è nelle competenze del sindaco
Le modalità di accesso alle cure: Pronto Soccorso , liste d’attesa 1 ma non sono cose su cui posso incidere
Il finanziamento del Servizio Sanitario Regionale anche tramite una maggiore partecipazione dei cittadini in base al reddito. 1 ma bisogna eliminare le inefficienze e aumentare le risorse a disposizione vendendo servizi a ricchi cinesi
Il rinnovamento dei servizi di intervento urgente per condizioni non gravi: Guardia Medica, apertura ambulatori medici ad accesso diretto (es. per vertigini, otite, tosse insistente, cistite, ecc.)2 posso aiutare ma ho poche competenze
Istituire un Osservatorio permanente sulla relazione medico – paziente e sull’umanizzazione delle cure.3 ho poche competenze
Revisionare/Ottimizzare la dislocazione, la raggiungibilità e l’ammodernamento delle strutture edilizie adibite all’assistenza sanitaria (es. sedi, trasporti, accessibilità, climatizzazione, barriere architettoniche, accoglienza degli spazi, ecc.) 2 qui ho qualche competenza
15. SERVIZI ALL’INFANZIA e alla FAMIGLIA
Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo
Aumentare il numero dei nidi e delle materne comunali e/o sostenere iniziative private e/o di gruppi di famiglie, di strada, di condominio Molto alto ( B )
Favorire iniziative di doposcuola e di facilitazione del rientro dei bimbi a casa dalla scuola Molto alto ( B )
Favorire ed attuare iniziative di conciliazione dei tempi di famiglia con i tempi di lavoro Molto alto ( C )
Incrementare le facilitazioni alla genitorialità Molto alto ( C )
A Bologna, come in molte altre città, le amministrazioni sono poste di fronte alla difficoltà di presentare progetti in grado risolvere o, quantomeno, di affrontare l’evidente degrado e la diffusione di pratiche di illegalità o anche solo di inciviltà che alimentano nei cittadini la crescente percezione di insicurezza.
Metta in ordine di priorità (da 1, priorità massima, a 10, priorità minima) gli elementi che secondo lei più contribuiscono al degrado urbano a Bologna, essendo ovvio che tutti contribuiscono, ma possono implicare priorità diverse di intervento:
- Graffiti e imbrattamento muri 8
- Mancato rispetto di regole civiche (schiamazzi notturni, portici usati come toilettes, danneggiamenti e vandalismo…) 6
- Abbandono di rifiuti in strada (bottiglie, lattine, ecc) 10
- Illuminazione insufficiente 9
- Presenza di stranieri non regolari 3
- Comportamenti stradali pericolosi (non rispetto delle strisce pedonali, bici o scooter sui marciapiedi, ecc.)7
- Scarsa presenza di forze dell’ordine (polizia, carabinieri, polizia municipale) in strada 5
- Accattonaggio e povertà crescente 4
- Spaccio di droga1
- Abuso di alcol 2
Ma quest’ordine non coincide con le priorità temporali di intervento
E’ necessario/utile un Assessorato alla sicurezza? NO
Fanno parte del concetto di sicurezza l’inquinamento dell’aria, gli incidenti stradali e quelli sul lavoro?si, in parte
L’utilizzo di telecamere e la diffusione della video-sorveglianza è da incrementare o da limitare? Fino a che punto? Con il controllo di chi? Regolamentando la difesa della “privacy” ? come? Da incrementare, molto, del pubblico, senza esagerare, distruggendo quotidianamente le registrazioni non contenenti eventi criminosi
Gli oltre 500 vigili urbani presenti a Bologna vanno riportati in strada, a contatto con i cittadini, per un miglior controllo del territorio e una funzione dissuasiva rispetto a comportamenti illegali o incivili? Se sì, come? SI, con incentivi e misure disciplinari
E’ necessario/utile il vigile di quartiere (o di prossimità)? Penso di si
Un contributo indispensabile/importante/accessorio/da evitare può venire dal coinvolgimento di quale/quali fra le seguenti opzioni:indispensabile
* associazioni di volontariato, pensionati, anziani, etc.SI
* comitati e/o associazioni di cittadini
* pattuglie cittadine
* ronde e milizie private
Con quali forme di coordinamento in capo al Comune? Registrazione/Accreditamento e supporto organizzativo
E’ importante non creare ghetti localizzati in aree/quartieri particolari, oppure, al contrario, è meglio individuare o concentrare potenziali fenomeni di degrado solo in certe zone, magari con l’idea che così si possano controllare meglio? NO ai ghetti
- La lotta allo sfruttamento della prostituzione: Come pensa di attuarla? Indichi almeno 2 provvedimenti di sua competenza Sostenere le associazioni di volontariato che aiutano le ragazze, assicurar loro un rifugio
- La lotta allo spaccio di droga: Come pensa di attuarla? Indichi almeno 2 provvedimenti di sua competenza Illuminazione e occupazione dei luoghi di spaccio, sostegno alle iniziative per l’arte contro la droga
Lotta ai Graffiti:
priorità assoluta pur nelle ristrettezze del bilancio
alta priorità, con contributo finanziario significativo dei privati (categorie, associazioni, comitati, proprietari, etc.)
alta priorità, con contributo maggioritario dei privati SI
importante e da favorire (come?), ma da demandare ai privati
Occupazioni di stabili e di edifici dismessi; sgomberi:
obbligatori ed immediati, anche con la forza (carabinieri/polizia)
obbligatori, da modulare nei tempi e nei modi (vigili etc.)
da effettuare anche in base a specifiche valutazioni
da prevenire con opportune azioni/soluzioni imposte/concordate con i proprietari Si
da tollerare in alcune occasioni o per brevi periodi SI
Sicurezza e tutela delle fasce deboli.
Gli anziani rappresentano una fascia debole e un facile bersaglio per la piccola criminalità. Quali azioni possono essere messe in atto dall’amministrazione a supporto di momenti particolarmente a rischio. quali il ritiro della pensione, ecc.? Accompagnamento di volontari accreditati all’uscita dall’ufficio postale
Quale prevenzione è possibile rispetto alle truffe, in casa e fuori? Continue campagne di informazione
Le donne rappresentano anch’esse per certi aspetti un soggetto debole e un bersaglio per un certo tipo di reati. Quali azioni possono essere messe in atto dall’Amministrazione per meglio tutelarle? Illuminazione, videosorveglianza, accompagnamento
Quale aiuto “a posteriori” è possibile, da parte dell’Amministrazione, per le vittime di eventi criminosi?Assicurazioni collettive e servizi specifici
Orari e schiamazzi etc.: Il contrasto allo sballo notturno (rumore, ubriachezza, deiezioni fisiologiche per strada…): Come pensa di attuarlo?
Imporre e fare rispettare regole ferree (con interventi regolari e tempestivi dei vigili, forze pubbliche, altro?), anche predisponendo sanzioni a carico non solo di chi contravviene ai limiti, ma anche a chi direttamente o indirettamente (spettacoli, locali, esercizi etc.) contribuisce (o non impedisce) le violazioni
Creare “tavoli di mediazione” obbligatori per le varie parti coinvolte (comitati, esercenti, associazioni, rappresentanti delle amministrazioni etc.) per definire e gestire concordemente “accordi di convivenza” che regolino la fruizione degli spazi e dei tempi SI
Prevedere, a livello di pianificazione urbanistica, delle zone della città più adatte di altre alla vita notturna SI
Togliere regole e limiti per lasciare fare al mercato ed al privato
Altro
Lavavetri: esiste un racket ? pensa ad un qualche intervento? Se sì, quale? NO, aiutare chi possa aiutarli a fare altre cose
Illuminazione è indispensabile, va aumentata/diminuita a causa dei costi? Indispensabile, va aumentata ovunque. Leggete il nostro progetto
- Nelle strade
- Nei giardini (unicamente nei più importanti?)
- Nei punti di intersezione di piste ciclabili con strade?
La pulizia delle strade e dei luoghi e mezzi pubblici è spesso insufficiente: Qual è il ruolo del Comune e il ruolo delle società operative incaricate (es. Hera) nel contrasto al degrado (pulizia, manutenzione arredi urbani, manutenzione giardini)? Rispetto allo status quo, cosa c’è da mantenere e cosa da cambiare?Più sponsorizzazioni e più competizione
Il ripristino tempestivo di arredi pubblici danneggiati (contrasto al vandalismo) : Come pensa di attuarlo? Meglio prevenire
Bologna, nel 2000 capitale della cultura europea, oggi non le appare più immobile e conformista? (Sì, per niente, sotto la cenere è viva) Sotto la cenere
Ritiene che la cultura sia una risorsa prioritaria per l'economia e la qualità della vita dei cittadini e della comunità intera? (sì assolutamente, in parte, marginalmente) Assolutamente
L’attuale crisi di alcune tra le più importanti istituzioni culturali della città (Teatro Duse, Comunale, Cineteca, Sala Borsa) dipende esclusivamente dai tagli determinati dal governo centrale o anche da cause derivanti da problemi gestionali? (dal governo, da problemi interni, da entrambi) Da entrambi
L'Università e gli Enti di Ricerca svolgono le proprie attività ed iniziative nel contesto cittadino con un sufficiente livello di collaborazione ed interazione con le politiche comunali e le altre istanze culturali? (sì, si ma deve migliorare, per niente, sono mondi separati) Per niente
Il Commissario ha reintrodotto il biglietto d'ingresso ( 4 euro) ai musei, Sala Borsa per risparmiare chiude il lunedì, condivide questi provvedimenti? (sì, dolorosi ma necessari, c'erano altre possibili scelte da compiere, quali?) Non poteva fare altrimenti, noi intendiamo mettere a reddito questi asset
Ritiene un impegno prioritario della nuova amministrazione salvare a qualsiasi costo le maggiori istituzioni culturali per un rilancio della cultura a Bologna? (sì, non a qualsiasi costo, si devono salvare da sole) lavoriamo ad un piano per rilanciarle, non per salvarle così come sono Leggete il nostro programma
Per salvare le strutture in crisi ritiene necessario, indispensabile o meno reperire finanziamenti attraverso una tassa locale di scopo? (sì, in misura minima, non tocca ai cittadini bolognesi) Niente tassa di scopo
Per salvare il Bologna Calcio si è formata una cordata di industriali e professionisti che ha messo parecchi soldi nel progetto, il nuovo Sindaco potrebbe sollecitare operazioni analoghe per i teatri o i musei e le biblioteche? (sì, è tempo sprecato, il differenziale d'interessi è troppo ma ci proverei) Ci proverei leggete, il nostro programma
Ritiene adeguata e condivisibile la politica di spesa, in campo culturale delle maggiori fondazioni bancarie cittadine? (sì, no, in parte, è imperscrutabile) in parte
Ritiene che gli enti locali (comuni, provincia, regione) abbiano ben impiegato le risorse per la spesa in campo culturale? (sì, no, in parte, sono da cambiare le priorità, come?) Bisogna spendere soldi per muovere altri soldi e finalmente lanciare così un’industria culturale
Oltre alle istituzioni riconosciute, musei, biblioteche teatri, cinema, esistono molte associazioni libere che si occupano di attività culturali, ritiene che il loro ruolo sia preminente per un futuro rilancio del settore? (sì, molto, abbastanza, meno che in passato, per niente) Molto
Gli spazi giovanili, i centri sociali, le libere associazioni culturali, centri ricreativi parrocchiali, le culture dei migranti, costituiscono per lei una risorsa ulteriore ed un potenziale per arricchire l'offerta e la vivacità culturale ed artistica della vita cittadina? (sono centrali e mi impegno a favorire la creazione di una rete, occorre vigilare e controllare la loro attività, coabitare è difficile ma necessario, non tocca all’Amministrazione occuparsene, ognuno è libero fare il proprio percorso autonomo, purchè non crei problemi). Sono centrali e mi impegno …
Dal censimento degli spazi di aggregazione giovanile dell'Emilia-Romagna, realizzato nel 2009, risulta che la provincia di Bologna è solo quinta in Regione (con 156 spazi). Gli spazi giovanili sono spesso gestiti dal privato o dal privato sociale (76%), dotati di locali stabili (93%), con un’utenza giornaliera piuttosto elevata (fino a 30 ragazzi al giorno per il 55% degli spazi), prevalentemente maschile e concentrata nelle due fasce dei minori di 13 anni e degli over 30. I luoghi più frequentati sono le polisportive e le associazioni sportive. In metà dei centri censiti, l’accesso è libero. Tra le attività culturali-ricreative svolte ben il 55% è legato alla musica.
Il problema degli spazi giovanili non è solo di quantità. Molti giovani lamentano di trovarsi costretti a scegliere tra locali “fighetti” o centri sociali “da punkabbestia”. È molto diffusa l'esigenza di avere spazi autogestiti o cogestiti, dove la partecipazione non si esaurisca nel “consumare divertimento”, ma che “anche attraverso un’offerta di spazi ed occasioni di aggregazione, faccia emergere la loro potenzialità, ma ne stimoli anche la consapevolezza critica, il senso di responsabilità, la capacità di dialogo, di accoglienza e di integrazione con giovani appartenenti ad altre culture, in una logica di valorizzazione delle differenze e in una prospettiva di piena uguaglianza di diritti e doveri” . Così recita, infatti, l'Accordo Quadro tra il Governo nazionale e la Regione Emilia-Romagna (“GECO -Giovani Evoluti e Consapevoli”).
Spazi
1) Secondo lei è necessario aumentare il numero degli spazi di aggregazione giovanile della città? E quali dovrebbero essere i criteri di gestione di questi spazi?
A) No. L'offerta di spazi giovanili a Bologna è migliorabile, ma quella attuale è comunque più che soddisfacente. Anche l'attuale gestione, tranne poche eccezioni, è positiva. In tempi di crisi investire risorse pubbliche per aprire nuovi spazi giovanili non può essere una priorità assoluta.
B) Sì. In una città sempre più “anziana”, è urgente investire risorse pubbliche in nuovi spazi giovanili. Anche per questo è indispensabile creare un Assessorato alle politiche giovanili che si impegni innanzitutto a coinvolgere le realtà associative presenti in città, rendendo vincolante il loro parere.
C) Sì. Per aumentare e migliorare l'offerta il coinvolgimento dei privati è sempre più indispensabile. La gestione di spazi giovanili deve essere regolata tramite bandi pubblici, gestiti dai singoli Quartieri. L'autogestione volontaria non è sempre la soluzione migliore.
D) Sì ma non basta. È urgente investire risorse per istituire uno “sportello pubblico di assistenza” dedicato alle nuove realtà associative promosse da cittadini under 30. Altrimenti, senza concorrenza, sopravviveranno solo gli spazi e le realtà già consolidate, che da anni beneficiano di finanziamenti pubblici e privati. SI
Stili di vita
2) A parte la diffusione della banda larga e del Wi-Fi (sulla cui utilità tutti i candidati sono d'accordo), cosa farà la sua giunta per rendere la città più “a misura di giovane”?
A) Collegare la zona universitaria e i luoghi di maggiore intrattenimento giovanile nella periferia bolognese con almeno una linea di bus notturno, rendendoli così effettivamente fruibili. Esentare o ridurre il costo dell'abbonamento ai mezzi pubblici agli studenti universitari meno abbienti. Si’, no, non è fattibile SI, riduzione solo quando sarà possibile
B) Emettere un’ordinanza che introduca il “vuoto a rendere”, cioè l’obbligo per i rivenditori a un deposito cauzionale (50 cent o 1 euro) che verrà restituito al momento della restituzione dei contenitori vuoti. Si’, no, non è fattibile SI
C) Istituire un “forum permanente dei giovani di Bologna” aperto alla partecipazione di cittadini under 30 (studenti e non, residenti e non), con poteri di proposta e parere vincolante sulla parte del bilancio comunale che riguarda le politiche giovanili. Si’, no, non è fattibile SI con parere obbligatorio non vincolante
D) Impegnarsi, con la collaborazione dell'Università e della Polizia Municipale, a censire e denunciare gli appartamenti affittati in nero agli studenti di Bologna. Destinare una parte delle ex aree militari alla costruzione di studentati e case a fitto concordato (ecocompatibili) destinate a giovani studenti e/o lavoratori. Si’, no, non è fattibile SI a entrambe
Produzione/fruizione culturale
3) Cosa intende fare per incentivare la produzione e la fruizione culturale dei giovani cittadini di Bologna?
A) Fare di Bologna una tappa quasi obbligata per i musicisti amati dai giovani, creando le condizioni per portare in città i migliori concerti pop e rock. Ospitare, almeno una volta all'anno, concerti gratuiti di grandi artisti internazionali nel centro storico (Piazza Maggiore).Si, ho dubbi su Pzza Maggiore
B) Apertura notturna di almeno una parte delle biblioteche comunali e universitarie. Investire nel sistema bibliotecario cittadino, contrastando l'insostenibile precarietà degli operatori (vedi Sala Borsa). Proporre alle Istituzioni (locali e nazionali), alle Fondazioni, alle case editrici e alle librerie bolognesi di contribuire con risorse e/o spazi. SI, ma andremo oltre la questua
C) Introdurre criteri di trasparenza e vigilanza sulla destinazione dei capitoli di spesa e sulla emissione di bandi relativi ad attività ludiche, sportive e artistico-culturali. Pubblicare sul sito del Comune: i bandi (con congruo anticipo rispetto alla scadenza del medesimo); i nomi dei partecipanti al bando; i relativi progetti presentati. ad iniziative artistico-culturali. Segnalare periodicamente l'esistenza dei bandi anche con inserzioni sui quotidiani locali. SI su tutta la linea
D) Apertura notturna di cortili e giardini pubblici e universitari con il coinvolgimento (e la relativa responsabilizzazione) degli studenti nella gestione di attività ludiche gratuite, senza danneggiare il diritto al riposo dei residenti. SI e faremo come al Louvre ( leggete il nostro programma )
19. IL RUOLO DELLO SPORT DI BASE A BOLOGNA
Sport di alto livello e di base - L’impegno dell’Amministrazione Pubblica a quale settore dovrebbe rivolgersi
Ad entrambi in modo paritario
Prevalentemente per lo sport ad Alto Livello (Professionistico)
Prevalentemente per lo sport di base o minore SI
Ruolo dello sport di base - Ritieni che lo sport di base:
Rientri a pieno titolo nel welfare SI
Rappresenti solo un modo positivo di utilizzare il tempo libero come gioco/svago.
Come consideri l’apporto del volontariato sportivo:
utile, se si, allora : in che modo vorresti premiarlo/incentivarlo? SI, creando trust e coinvolgendolo in essi
Non utile, perché:
crea situazioni di aspettative ( “clientelari”)
non è controllabile
dovrebbe fare tutto l’Amministrazione Comunale
La gestione degli impianti sportivi: L’attuale modello gestionale affida la gestione di quasi tutti gli impianti sportivi di base alle società sportive. Come consideri tale modello: vedi sopra
Valido
Non valido
Valido ma con dei correttivi
Se hai risposto” Non valido”, Come cambieresti?
Se hai risposto “Valido” come consideri il modello dei bandi per l’assegnazione in gestione degli impianti sportivi?
Buono così come è
Buono ma con dei correttivi, quali?
Il regolamento per la gestione ed uso degli impianti sportivi di quartiere: le società sportive attribuiscono ad un regolamento in alcuni punti sbagliato e mai condiviso la colpa dei “guasti” prodotti dai bandi e da tutti riconosciuti. Voglio rivoluzionare il sistema
Sei a conoscenza di questo aspetto ?
Conosci i punti che vengono contestati?
Condividi le richieste che vengono dalle società sportive?
Se le condividi rimetterai in discussione il Regolamento?
Rapporti assessorato allo sport e quartieri: ritieni che debba esserci più centralità per garantire una uniformità sul territorio rispetto alla situazione attuale? Ci sarà nel nuovo sistema
Si
No
La consulta dello sport questo strumento da anni a Bologna non funziona. Ritieni utile riattivarlo?
Si, e gli attribuirei questi compiti…
No, ma penserei ad un altro strumento per raccordare il Centro con le società sportive che operano sul territorio
Non ne so abbastanza
- Incentivare con
voucher la partecipazione all'attività fisica nelle palestre
private? Sì / No SI
se avessi le risorse
- Assegnare a gestori privati con convenzioni più lunghe gli impianti sportivi grandi e medi e lasciare a loro l'organizzazione dello sport per tutti ? Sì / No Sarà tutto riorganizzato nei trust
- Vendere alcuni impianti sportivi ora pubblici, mantenendo la gestione in proprio (pubblica) dei rimanenti impianti? Sì/No Non si vende, si mette tutto nei trust