1. BILANCIO COMUNALE, TAGLI: QUALI PRIORITÀ E SCELTE?
Nel 2011 il bilancio del Comune avrà un minor introito di almeno 30-40 milioni di euro. Come pensa di affrontare negli anni del suo mandato tale deficit permanente? :
Con tagli più o meno importanti ai vari settori e/o servizi (quali settori/servizi e quali tagli?)
Con aumento delle tariffe e tasse locali (indicare incrementi probabili)
Con la vendita di patrimonio comunale (quali beni?)
Privatizzando alcuni servizi pubblici (quali?)
Diminuendo il costo della macchina dell’amministrazione, riducendo e razionalizzando le risorse umane e passando da una politica di autorizzazioni preventive a una di verifica finale (esempi)
Incrementando il controllo ed il recupero della evasione fiscale, trattenendo la frazione consentita dalla legge
Altro : Il bilancio comunale ordinario va pareggiato tramite :
a) Diminuendo il costo della macchina dell’amministrazione, riducendo e razionalizzando le risorse umane
Stima di recupero 3-4 Mil ( 1- 1,5% del costo dipendenti attuale )
b) Riportando in house la gestione della sosta e incamerando direttamente 12-13 milioni di euro all’anno in più
c) Aumentando il canone di concessione ad Hera delle fognature ed altre infrastrutture comunali da 6 a 18 milioni Stima di recupero 12 Mil
d) Incrementando il controllo ed il recupero della evasione fiscale , trattenendo la frazione consentita dalla legge e contemporaneamente riducendo progressivamente le aliquote impositive sul reddito per rendere più competitivo l’insediamento a Bologna di nuovi cittadini in età lavorativa. Stima di recupero 3-4 mil
e) Tagliando ulteriormente le consulenze esterne e migliorando la contrattazione di acquisto dei servizi tornando alla modalità delle gare competitive Stima di recupero 5 Mil
d) Privatizzando alcuni servizi pubblici quali : trasporti di superficie periferici nelle tratte a scarsa affluenza con contributo sull’abbonamento per i cittadini deboli. Riduzione dei costi per le scuole d’infanzia tramite una progressiva erogazione di assegni di natalità ai cittadini che provvederanno ai servizi tramite scelte autonome in sussidiarietà. Stima recupero 3-4 Mil
2. CITTÀ METROPOLITANA E QUARTIERI
E’ indispensabile giungere alla realizzazione della Città Metropolitana
- SI /subito non è prioritario/rilevante NO / mai
Se sì, come?
attesa delle norme statali di riferimento;
attuazione di fatto, compatibilmente con la normativa vigente; tramite accordi organici con i Comuni per organizzazione dei servizi in area metropolitana, prevedendo un monitoraggio e verifiche periodiche;
facendo coincidere la città metropolitana con la provincia (con / senza Imola ?), oppure solo con l'area strettamente urbana;
superando il grande Comune e la Provincia e creando un unico livello istituzionale;
Altro : Limitare la città metropolitana ai comuni della cintura per essere vera citta e non un ulteriore organismo burocratico e ottenere l’unione tramite referendum volontari :. Ridurre i costi della politica e della burocrazia unificando le amministrazioni in una unica amministrazione cittadina. Parificare i diritti dei cittadini oggi differenti fra comune e comune.
Per i Quartieri:
creare una struttura fortemente centralizzata superando i quartieri, trasformandoli in strutture operative con dirigenti nominati ? SI / NO
puntare ad una Città Policentrica, “multi-piazze”, nel quadro di un vero decentramento dei poteri verso i quartieri, rivisti e reinseriti nel contesto della città metropolitana, con organi elettivi? SI / NO
con quale competenza e autonomia finanziaria e gestionale?
centro storico: unico quartiere/municipalità ? SI / NO
Altro : Unificare Centro storico dentro porta in unico quartiere con ampie autonomie organizzative . Ampliare i quartieri esistenti tramite la convergenza dei territori comunali della cintura che aderiranno alla unificazione metropolitana. Ridurre i costi della politica riorganizzando e riducendo gli organi elettivi
Quartieri con autonomie organizzative ma non autonomie di spesa , facenti capo ad un assessorato specifico al decentramento.
No alla città policentrica.
3. CONOSCENZA È PARTECIPAZIONE… E PACE
Il Sindaco deve coinvolgere la Cittadinanza nelle scelte delle opere strategiche o altamente impattanti sulla città?
No, spetta al Sindaco ed alla Giunta scegliere per il bene della città
No, la scelta del partito/coalizione implica l’accettazione del relativo programma
No, il coinvolgimento della cittadinanza potrebbe portare a non decidere nulla
Sì, bisogna favorire l’attivazione delle “Istruttorie Pubbliche” formali, come previsto dallo Statuto Comunale su vari temi, con obbligo di relazioni e valutazioni finali
Sì, a scopo consultivo è anche opportuno un referendum pubblico per le opere strategiche o più impattanti; la decisione finale spetta però al Sindaco ed alla maggioranza
Sì, con referendum pubblico, preceduto da campagne informative; si procederà con tali opere solo se la maggioranza dei cittadini sarà favorevole (con / senza “quorum” ?)
Si, si deve comunque prevedere uno “strumento di verifica” periodica (es. quadrimestrale), attraverso i Quartieri (se permane la situazione attuale o nelle nuove forme), per la valutazione dei progetti in corso di realizzazione e per valutare strumenti di correzione del proprio operato in caso di difficoltà o rallentamenti
Non esiste partecipazione senza una informazione corretta ed essenziale sui problemi e sulle scelte della pubblica amministrazione. L’informazione deve essere diffusa sul territorio e di facile accesso. Indichi se e quali azioni intende attuare e con l’ordine di priorità.
installazione e manutenzione di bacheche pubbliche distribuite in punti di incontro adeguatamente selezionati in ogni quartiere in cui esporre avvisi ed annunci di appuntamenti, scadenze, incontri, per la libera affissione da parte dei proponenti delle iniziative, lasciando alla loro cura e gestione la stessa fruibilità delle bacheche
accordo con l’azienda ATC per l’uso delle fermate degli autobus e di bacheche nei bus stessi per la diffusione delle informazioni (certificate da opportuno ufficio comunale) delle associazione e organizzazioni “no profit”
sperimentazione di “bacheche telematiche” collegate con il sistema informatizzato dei quartieri per informazioni pubbliche, istituzionali e pubblicitarie di quartiere
informazioni dedicate per interessi: “città per i bambini” ecc. da esporre nei quartieri e/o rendere disponibili via rete
Altro : Istituire dei totem elettronici interattivi localizzati nelle strade cittadine dove il cittadino potrà connettersi per assumere informazioni sulla città e sulla vita quotidiana in ogni ambito , civile amministrativo sportivo culturale .
Pensare Bologna nel futuro dell’Europa e del mondo non significa solamente avviare investimenti, valorizzare le risorse umane, sostenerne l’impegno culturale, ma anche renderla protagonista di una presenza nuova di dialogo e di pace con le città del mondo, che oggi vivono sulla frontiera dei conflitti il drammatico tempo della guerra. Nel tempo della globalizzazione tutti possono fare la guerra, ma è anche vero che tutti possono fare la pace.
Lei è intenzionato a:
- Mantenere/rafforzare il “Tavolo provinciale per la pace”, luogo di confronto e di lavoro comune, adoperandosi affinché la diffusione di una cultura di pace non resti confinata nei programmi elettorali e nelle commemorazioni ufficiali SI / NO
- Entrare a far parte del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i diritti umani e la Tavola per la pace di Perugia SI / NO
- Sostenere, insieme alle ONG, progetti di cooperazione internazionale dove risulti importante la presenza e l’attenzione della nostra comune SI / NO
- Creare e gestire una “Casa della Pace”, luogo aperto al pubblico con continuità, soprattutto la sera, che possa diventare uno spazio fisico d’incontro, dotandola di una “Sala del Silenzio”, cioè un ambiente dedicato al silenzio e al confronto fra le religioni .SI / NO
Altro : L’amministrazione Comunale non ha ruolo né competenze negli ambiti internazionali. Occorre focalizzarsi sulla gestione del Comune in un momento di grande difficoltà di risorse e di capacità di intervento
4. TRASPARENZA, RAPPORTI CON ELETTORI, CONSIGLIO COMUNALE E MACCHINA COMUNALE
* E’ disponibile a dichiarare cariche e appartenenze? Si sono disponibile. A quali associazioni partiti, gruppi, movimenti, circoli, anche riservati, appartiene o è legato? Nessuno, a parte essere presidente del movimento civico che mi ha candidato : Bologna Capitale. Quali partecipazioni, cariche o ruoli significativi ricopre in società, enti privati e pubblici o istituzioni? Nessuno.
* Qual’è
il suo curriculum politico, dichiarando, se ha già avuto
esperienza come eletto o come nominato, quale impegno (presenze alle
sedute, proposte principali, attività) ha caratterizzato il
suo mandato? Sono in
consiglio Comunale dal 1999. In quali
“battaglie principali ” si è impegnato? Moltissime
in tanti anni. Sulla mobilità : le lotte e gli esposti contro
Civis, People Mover e Convenzione della Sosta assegnata ad ATC. La
più visibile quella sul Metrò che Vorrei e sul diritto
per il referendum sul metrò negato dall’Amministrazione
Cofferati. e quali risultati principali ha
ottenuto? Tanti risultati
amministrativi come soluzione di problemi grandi e piccoli. Gli
ultimi l’attenzione sulla Certosa, la mobilità in via
d’Azeglio, la soluzione del problema della ex Donini a Croce
Coperta, la restituzione del Paladozza…
*
Si impegna ad evitare ogni conflitto di interesse, illustrando in
modo esplicito fin da subito le possibili situazioni che potrebbero
dare adito ad un tale problema e come pensa di risolverlo? Sì.
* Si impegna a garantire:
- la presenza il lunedì alle sedute del Consiglio Comunale;
- un incontro “vis-à-vis”, almeno una volta all'anno, con ciascun Consigliere Comunale;
- la risposta alle lettere inviate dai Consiglieri stessi
- un’incontro annuale con ciascun Consiglio di Quartiere
- la vista periodica degli ospedali e delle carceri
Si a tutto. Sono tra i doveri del Sindaco.
* Criteri di scelta Dirigenti / Membri CdA di Enti ed Aziende proprie e/o partecipate
- Esclusivamente sulla base di bandi e “curricula” si
- Libera scelta del Sindaco si
- Scelti dal Sindaco con “curricula”, ma anche concordati con partiti no
- Scelti e delegati dai partiti, con l’approvazione del Sindaco no
* Come pensa di mettere mano alla macchina comunale al fine di restituirle motivazione, efficienza, senso di appartenenza, etc. incentivando iniziativa e responsabilità personale ?
Meritocrazia, attribuzione precisa delle responsabilità, incontri con dirigenti e personale, lavoro per obiettivi, premi e menzioni pubbliche per i più meritevoli.
* Coordinamento
Attivazione e regolare, formale convocazione dei “nominati” per la definizione/verifica di una “linea politica” ed una programmazione complessiva concordata fra Sindaco (Giunta) e Rappresentanti / Nominati negli Enti ed Amministrazioni varie partecipate. SI / NO
* Durata mandati e incompatibilità
Limiti rigidi ai mandati ed ai rinnovi/proroghe SI / NO
Definizione e vincoli rigidi di incompatibilità SI / NO
Alcune idee/scelte strategiche:
- Il Centro storico di Bologna ha una struttura viaria incompatibile col libero traffico motorizzato privato : SI / NO è COMPATIBILE : l’INCOMPATIBILITA’ E’ NEGLI SPAZI DI SOSTA NON NELLA CIRCOLAZIONE.
- Il centro (all’interno dei Viali) deve essere chiuso al traffico privato e percorso esclusivamente da mezzi pubblici : SI / NO Con quali eccezioni?
La possibilità di parziali chiusure del centro storico può essere affrontata solo in presenza di strumenti di trasporto di massa efficaci come una rete di metrò che garantiscano l’accesso al centro a tutti e mantengano in vita le attività economiche li localizzate
- La cerchia del Mille deve essere pedonalizzata: SI / NO , non certamente ora.
- Il Piano Generale del Traffico Urbano è stato approvato dal Consiglio Comunale di Bologna nel 2007 e si avvia ormai a scadenza. Dovendo elaborare il prossimo PGTU, dica il suo orientamento (favorevole/contrario, con eventuali motivazioni) sui seguenti indirizzi.
1) Estendere la sosta regolamentata (strisce blu) verso la periferia.
2) Introdurre nuove pedonalizzazioni in centro storico.
3) Proseguire nell'utilizzo di sistemi di telecontrollo delle corsie preferenziali e del rosso semaforico e
della sosta in doppia fila (RITA, STARS, SCOUT)
4) Privilegiare il trasporto pubblico urbano rispetto a quello privato. Come?
5) Estendere la rete di piste ciclabili ed agevolare la mobilità ciclabile.
6) Per la gestione del Sistema SIRIO:
a) estensione 0/24
b) conferma dell'orario attuale 7/20
c) riduzione dell'orario attuale 8/18
d) spegnimento (totale / a giorni / occasionale)
Altro : Uscire dalla improduttiva politica dei divieti . Centro storico aperto 24 ore ma solo alle auto ecologiche ovvero quelle con meno di 100 gr CO2 divieto agli inquinanti esteso ai mezzi pubblici . Realizzazione di 20.000 parcheggi pertinenziali di cui 10.000 sotto i viali e connessi al centro con minibus elettrici. Liberare strade da auto in sosta per realizzare corsie ciclabili dedicate ed esclusive. Ristrutturare il trasporto pubblico con rete di metrò a navette e microstazioni . Sostituire progressivamente le strisce blu con parcheggi verdi per sosta e ricarica elettrica gratutita .
- Pensa che i progetti di Metrotramvia e People Mover vadano ripensati/annullati alla luce dell’attuazione dell’Area Metropolitana, dell’interconnessione con gli altri mezzi di trasporto già esistenti e dei costi che potrebbero in prospettiva ricadere sui cittadini? SI / NO
Altro : Cancellare metro tranvia e people mover e sostituirle con rete di metrò in project financing per dare accesso veloce al centro all’aeroporto a tutti i cittadini
Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM)
La forma di trasporto pubblico per eccellenza dell’Area Metropolitana su cui investire è il SFM che sarà reso più fruibile nella forma attuale (apertura immediata delle stazioni pronte e accelerazione di quelle programmate) e che sarà favorito per servire tutte le aree cittadine a distanza ragionevole con l’investimento necessario. SI / NO
Il comune di BO deve chiedere immediatamente alla Regione di finanziarlo con priorità rispetto alle infrastrutture stradali. SI / NO
L’interconnessione tra il SFM e l’attuale rete di trasporto pubblico verrà sempre attuata e ottimizzata in modo prioritario; SI / NO Come?
Si privilegerà la realizzazione di una rete tranviaria e i mezzi su gomma saranno complementari ai tram: SI / NO Sei per rilanciare un progetto tramviario in città? SI / NO
Altro : SFM non è un sistema di trasporto metropolitano ma un sistema di accesso dalla provincia verso la città . Non è quindi un sostituto della mobilità urbana. Oggi non funziona , non ha passeggeri. Per funzionare occorre aumentare notevolmente le frequenze e ridurre il tempo di percorrenza a valle dei terminal ovvero fare coincidere i terminal con la rete di metropolitane a navetta. Non essendoci risorse per aumentare treni e frequenze si può aprire ai privati la gestione su ferro liberalizzando le tariffe .vista la forte competitività del treno rispetto all’auto nelle medie percorrenze da Provincia a città.
CIVIS
Se il progetto in corso di attuazione permette dei ripensamenti, quali di questi prenderà in considerazione?:
Completamento con il progetto attuale
Mantenimento con modifica percorsi
Annullamento e pagamento penali
Estensione se funziona
Altro : Annullamento contratto ed incasso penali per inadempimento degli appaltatori . Rivisitazione del progetto e riduzione dei costi : no passaggio in centro , no guida ottica , no priorità semaforica , no banchine passeggeri in mezzo alle carreggiate .
METRO
Progetto finanziato in parte dallo Stato e in parte dal Comune. Se i fondi statali vengono assegnati, quale opzione ritiene preferibile?
Si proceda assicurando il finanziamento comunale.
Si proceda solo se si verifica la sostenibilità del finanziamento comunale nel tempo.
Non procedere in nessun caso. L'infrastruttura non è necessaria.
Non procedere e cercare soluzione alternativa su binario in superficie.
Altro : progetto di rete metropolitana leggera a navetta comunqua anche in assenza di fondi statali tramite l’apertura ai privati con liberalizzazione tariffaria. Ogni soluzione di superficie è non compatibile con la struttura urbanistica della nostra città e in conflitto con lo sviluppo delle due ruote
PASSANTE NORD
Posto che la sua realizzazione avvenga senza finanziamento pubblico, ma in “project financing” da parte di Autostrade per l'Italia (ASPI), quale soluzione ritiene preferibile?
Realizzare solo secondo il tracciato previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Realizzare secondo qualunque tracciato proposto da ASPI
Realizzare solo previo un nuovo vincolante piano di salvaguardia del territorio, concordato con tutti i comuni interessati e sottoposto al vaglio della popolazione
Realizzare solo con le indispensabili garanzie sull’uso metropolitano della Tangenziale
Non realizzare perché c’è il rischio di non governare il consumo del territorio.
Non realizzare in ogni caso, per ragioni da carattere ambientale e cercare soluzioni alternative
Altro : Il passante NORD non è una priorità, non produce nell’immediato dei vantaggi trasportistici interessanti . Estende ulteriormente l’area urbanizzata in un momento in cui la città necessità di ridurre i costi di gestione e di aumentare la popolazione a parita di territorio consumato. Opportuna la valutazione della tangenziale SUD in project financing per chiudere l’anello da Casalecchio a San Lazzaro
PEOPLE MOVER
No comunque
Partire con il bando attuale
Annullare e rifare il bando, lasciando ogni rischio ai privati
Aspettare fondi aggiuntivi/alternativi
Mantenere questo percorso fino alla Stazione – O più esteso (Fiera, Caab ??)
Bologna negli ultimi trent’anni non ha avuto incrementi demografici eppure la periferia è cresciuta saldandosi a est e ovest con Casalecchio e San Lazzaro e spingendosi verso Castelmaggiore e Castenaso (vedi PSC approvato dall’ultima amministrazione). La città è costellata di grandi contenitori inutilizzati e di un numero imprecisato di alloggi vuoti, tutto patrimonio disponibile per riqualificazione e nuovi utilizzi. Alla luce di queste considerazioni la sua opinione è che si debba:
Predisporre un Nuovo PRG con zero consumo di territorio e solo riqualificazione delle aree urbane degradate e del costruito esistente
Predisporre il Piano Operativo Comunale (POC) minimizzando il consumo del territorio e puntando alla massima riqualificazione
Frenare le nuove edificazioni attraverso un incremento degli oneri che tenga conto dei costi reali per la collettività dei nuovi insediamenti
Lasciare che il mercato si autoregoli
Altro : utilizzare la leva urbanistica in chiave di riqualificazione energetica con bonus urbanistici pari al 100% di superficie in caso di rottamazione di edifici energivori . bonus da spendere in estensione in altezza sulla medesima o su altre aree.
7. AREE DEMANIALI E EX-FERROVIARIE
Come pensa di garantire e promuovere la partecipazione dei cittadini alle decisioni?
Si debbono lasciare destinazioni istituzionali per soddisfare bisogni pubblici, visto che il Demanio, all’origine, sarebbe non vendibile se non in casistiche particolari? SI / NO
Si deve partire dai bisogni del Quartiere con consultazioni vaste o si mettono in atto percorsi partecipativi con i dati di base già fatti?
Chi deve decidere le percentuali di destinazioni d’uso e con che modalità?
A Bologna si parla solo di Aree Demaniali ex militari. E le Aree Demaniali ex ferroviarie?
Quali aree sono realmente disponibili ?
Quali sono i soggetti interessati alla loro valorizzazione?
Come si intende procedere?
Altro : Il settore dell’edilizia è ad alta intensità di occupazione e rappresentava il 5% del valore aggiunto della provincia. Oggi è in grave difficoltà . Occorre continuare ad effettuare attività edilizia a Bologna . Le aree ex Demaniali e ex Ferroviari debbono essere immesse sul mercato a prezzi appetibili per invogliare l’investimento privato e fare girare l’economia e l’edilizia. Fa parte del piano Marshall dell’ediliza di cui oggi Bologna con 20.000 disoccupati stranieri ha necessità
8. SERVIZI VARI ACQUA E RIFIUTI
I servizi vitali non vanno gestiti con criteri esclusivamente/prevalentemente economici, ma debbono essere assicurati a tutti i cittadini che vi possano accedere in condizioni di oggettiva uguaglianza (tariffe rapportate alle condizioni economiche, sociali, alla composizione del nucleo familiare?).
Concorda? Si’ / Dipende dal servizio / Dipende dai criteri da adottare per le tariffe (quali?) / No.
Qual è la sua posizione rispetto al grande problema oggi in discussione legato alla risorsa “acqua”? ed alla gestione ed ai costi del servizio della sua erogazione?
Hera oggi gestisce sia la raccolta dei rifiuti che l’inceneritore che le consente di vendere energia termoelettrica. Tuttavia l’auspicabile incremento della raccolta differenziata sottrae materiali ad alto potere calorico all’alimentazione dell’inceneritore creando un conflitto d’interesse tra l’economia della produzione di energia e l’interesse della collettività al riuso dei materiali. La sua opinione è:
Sciogliere questo conflitto assegnando i due ruoli a due diversi enti
Nominare un’autorità che vigili sulla correttezza di Hera
Imporre agli amministratori nominati dalle amministrazioni comunali di esercitare un reale ruolo di controllo sull’operato di Hera e riferire costantemente al Sindaco ed ai Cittadini
Oggi la raccolta dei rifiuti è finanziata da una tassa basata sulle dimensioni dell’immobile a disposizione. Un sistema di tariffe commisurato alla quantità di rifiuto indifferenziato produrrebbe un circolo virtuoso di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione comunale. Lei è: D’accordo / Non d’accordo
Altro : I servizi devono essere erogati sulla base del loro costo reale per ottimizzarne il consumo e ridurre gli sprechi. L’istituzione deve venire in soccorso dei propri cittadini più deboli tramite modalità welfare successive ed esterne alla prestazione dei servizi da parte delle entità economiche interessate.
Hera è una azienda privata che gestisce attività pubblica in condizioni di monopolio. Il conflitto di interesse è evidente e va risolto con la cessione di Hera e con l’apertura del mercato dei servizi per tutelare tramite la concorrenza il potere di acquisto dei propri cittadini. Il circuto raccolta rifiuti va ripensato in quanto i risultati sono stati ad oggi scarsi . Occorre creare un circuito economico del rifiuto . Il rifiuto carta , plastica , legno vetro ecc ha un valore che il cittadino potrebbe realizzare all’interno di una economia del rifiuto che non veda un unico monopolista sul mercato. Sull’orgnaico e l’indifferenziato andare sulla tassazione a peso e su raccoglitori di area o di condominio con tassazione ad utilizzo e non a metratura.
Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo
Elaborare politiche di equità fiscale sul territorio per rafforzare la tutela a favore dei cd. lavoratori deboli (come i cassa-integrati , i non occupabili, non occupati over 45 ecc …)
Snellire le pratiche di competenza comunale che gravano sulle imprese
Organizzare un programma ed estendere esperienze di reinserimento lavorativo per ex-carcerati e carcerati, tramite il Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti in sinergia con gli sportelli sociali presso i quartieri.
A proposito di carcere: procederà alla nomina di un Garante dei diritti dei detenuti? In che modo l’Amministrazione Comunale può contribuire alla ri-socializzazione dei detenuti? E, in particolare, dei minorenni?
Istituire un collegamento formale fra i nuovi Sportelli Sociali con gli Sportelli Lavoro, i Centri per l’Impiego e lo Sportello Info-Lavoro della Provincia di Bologna
Favorire lo sviluppo delle cooperative di tipo B finalizzate all’inserimento dei lavoratori svantaggiati
Predisporre Protocolli di Intesa e Accordi di Programma tra Amministrazioni Pubbliche, Cooperative Sociali, Sindacati, Associazioni di categoria
Costituire un “Fondo di solidarietà” a cui contribuiscono Fondazioni, Banche, imprese (che potrebbero venire “premiate/incentivate dal Comune. come?)
Favorire e sostenere la diffusione di attività dirette a contrastare gli effetti della crisi attraverso l’adozione di strategie non occasionali basate sulla sperimentazione di un modello di economia etica che valorizzi le risorse locali, la partecipazione attiva delle persone, l’implementazione e messa a sistema di attività di alto valore sociale e relazionale, in parte già esistenti sul territorio (banca del tempo, mercatino dell’usato, gruppi di acquisto Solidale, microcredito Grameen, lastminute market, ecc.)
Altro : Sul lavoro uscire dalla demagogia. Bologna inizia ad avere il problema occupazione. Per dare lavoro occorrono investimenti Avviare un piano di investimenti di 4 Miliardi di euro in 5 anni ( dettagliati nel nostro programma ) per ritornare a dare lavoro e sviluppare la centralità di Bologna
* Che cosa può fare un comune per la qualità della offerta scolastica ?
* Ritiene prioritario valutare e confrontare gli standard educativi di tutte le scuole, pubbliche e private?
la funzione della scuola privata è necessaria / insostituibile? SI / NO
la contribuzione pubblica alle scuole private va mantenuta / incrementata / ridotta ?
sarebbe sufficiente aumentare i finanziamenti alla scuola pubblica per migliorarne la qualità?
è prioritario mantenere l'attuale livello di qualità della scuola pubblica, riequilibrando la spesa attraverso anche una verifica ed eventuale riduzione di finanziamenti alle scuole private? SI/NO
si debbono rivalutare / ridurre i finanziamenti ad entrambe in proporzione alle somme spese ed alla quantità e qualità dei servizi erogati (accoglienza disabili e stranieri, orari, etc.…)? SI / NO
Altro : La competenza comunale sulla scuola è oggi sulla formazione prescolara dove il comune investe oltre la metà del proprio budget sociale. Questa entità di spesa non consente più altri interventi di welfare che oggi sono necessari. Occorre dare spazio ai privati per ridurre i costi diretti del Comune da dedicare ad altre emergenze. Assegno di natalità di 500 euro al mese dai sei mesi ai sei anni , da utilizzarsi in piena sussidiarietà per i beneficiari e ottenere un minor impegno comunale molto più costoso soprattutto sugli asili nido , e quindi un risparmio consistente sul bilancio del Comune
Tornare ad investire sulla formazione tecnica superiore compartecipando una guida privata di un istituto tecnico superiore in stretta connesione con il nostro sistema produttivo_imprenditoriale
11. IMMIGRAZIONE / INTEGRAZIONE ETNIE
* Attualmente le Consulte degli stranieri e degli apolidi sono organismi formalmente istituiti. Si ritiene utile definire le reali competenze e funzioni, in sinergia con gli altri organi del Comune?
Sì subito
Sì ma con un percorso adeguato di avvicinamento
No è troppo presto, occorre investire prima sull’equità di accesso ai servizi
No, è immaginabile che si dovrà attendere le seconde generazioni per ottimizzarne le funzioni e partecipare
* I molti giovani studenti immigrati, che giunti a maggiore età e quindi non più tutelati e non ancora lavoratori, sono secondo l’esperienza europea la generazione più a il rischio.
E’ favorevole a potenziare “l’inclusione sociale, economica e culturale dell’immigrato”, già in atto?
Sì partendo dalla scuola e costruendo un percorso di educazione alla cittadinanza
Sì partendo da tutti gli strati della popolazione con il coinvolgimento di tutti i settori produttivi
Sì puntando direttamente sulle seconde generazioni e quindi sui giovani studenti e lavoratori tramite le associazioni di promozione sociale
Si organizzando iniziative per temi e coinvolgendo le diverse civiltà
No
* E’ d’accordo nel riconoscere il diritto di voto ai cittadini stranieri? SI / NO
A quali condizioni?
* Si impegna ad attivare una fattiva collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura, quello alle Politiche Sociali e le varie realtà operanti nel settore per organizzare iniziative (es. settimane culturali) riguardanti le civiltà con cui condividiamo la città, le scuole e il lavoro? SI / NO
Altro : focalizzarsi subito sulla massima integrazione linguistica , storico , giuridica e culturale . Oggi 143 diverse nazionalità , una ormai predominanza straniera nelle classi giovanili ( quasi il 30% ) mettono a rischio la coesione sociale della città in assenza di percorsi strutturati di integrazione. Limitare nuova immigrazione tramite la “riforma della anagrafe” ovvero forte stretta su nuove residenze.
12. POLITICHE PER LA CASA E FUORISEDE
Per promuovere il diritto alla casa come bene d’uso con affitto a prezzi sostenibili, calmierati attraverso agevolazioni fiscali - tariffarie ai proprietari che affittano a famiglie sfrattate, famiglie numerose, gruppi appartamento ecc. è disposto a :
Ampliare le forme di sostegno alle famiglie povere numerose rivedendo, ad es. l’addizionale comunale IRPEF per le famiglie numerose e/o monoreddito
Costituire/potenziare un “Fondo sociale affitti” adeguato soprattutto per le famiglie numerose povere,
Riformulare gli indici ISEE, applicando ad es. gli “indicatori di Laeken” della Comunità Europea
Svolgere una funzione di coordinamento istituzionale fra associazioni di proprietari e di inquilini (SUNIA, UPPI ecc.)
Trovare forme di agevolazione, partecipazione all’acquisto e mutui agevolati per l’acquisto delle case invendute in collaborazione con Banche e Fondazioni
Redigere un serio, pubblico censimento delle case sfitte in tutto il territorio comunale
Recuperare, oltre alle caserme, le case e le scuole abbandonate ed effettuare una gestione più trasparente nell’assegnazione delle case popolari
Aumentare la quota delle case in autogestione per il Gruppo Appartamento Uomini Adulti? Oppure rivedere la formula?
Nell’ambito del progetto di Bologna, Città Metropolitana, proporre prioritariamente di estendere agli altri Comuni della Provincia il previsto Piano straordinario di edilizia destinata all’affitto, da realizzarsi con il contributo determinante dei Privati e della Cooperazione?
Rafforzare l’Agenzia Metropolitana per gli Affitti ? oppure va ripensata?
Altro : modificare le modalità di accesso alla casa modificando le modalità di assegnazione delle case pubbliche sulla base dell’anzianità di residenza e di graduatoria. Il sistema di supporto del reddito va ripensato alla luce di un nuovo sitema di erogazione del welfare che consideri il supporto fino a un limite ISEE anziché a partire da il limite ISEE . Evitare che chi è sotto il limite abbia tutto e chi è leggermente sopra non abbia niente. Evitare che Bologna diventi il collettore principale della povertà . Valutare correttamente i limiti del sostegno possibile per garantire a chi diventa cittadino una reale dignità sostenibile.
Per contrastare lo sfruttamento degli studenti fuori sede e l’evasione fiscale sei favorevole a:
Creare reti di “Reciproco Interesse”: legame anziani-studenti nell’ambito di uno o più condomini, con scambi di servizi e riduzione corrispondente di canoni di affitto, parziale assistenza ad anziani in cambio quindi di una presenza e vigilanza sociale virtuosa reciproca
Attivare collegamenti con gli organi dei vigilanza per la repressione dell’evasione fiscale sugli affitti
Attivare un programma di affitti su base triennale/quinquennale per pagamento di affitto a giovani singoli o coppie che sulla base dei risultati ottenuti all’università o nella imprenditoria dimostrino di potersi inserire in modo organico nel tessuto economico e sociale del quartier, con eventuale rimborso da effettuare negli anni
Altro : Senza utilizzare fondi pubblici utilizzare la leva urbanistica in una logica privatistica per agevolare l’edificazione di case per i laureati meritevoli e incrementare , riequilibrandola , la popolazione della città
13. SENZA FISSA DIMORA E ALBERGO POPOLARE
Va accresciuta la possibilità di fornire un servizio stabile di ospitalità notturna, reperire quindi ulteriori locali idonei e volontari disposti a gestire tale attività (apertura, chiusura, vigilanza, ecc.) SI / NO, aumenterebbe solo la richiesta - con limiti di fruizione continuativa e facendo pagare comunque un modesto contributo di utilizzo
Creare l’anagrafe di una residenza virtuale, ma formale, per i senza fissa dimora per l’accesso comunque alle prestazioni sanitarie SI/NO
Albergo popolare:
SI / NO
Dove, quanti ? In periferia
Per chi? Italiani solo? Residenti solo? Comunitari? Chiunque.
Prezzi: Gratis? Politico? Basso, ma realistico.
Durata ospitalità: Illimitata? Con max 3, 6, 12, 24 mesi? Giornaliera estendibile in modo controllato
Gestione: Pubblica totale? A gara aperta. Ad associazioni/cooperative? Autogestione?
Assegnazione posti: Commissione pubblica? Altro a domanda
Vigilanza: Polizia/Carabinieri? Vigili? Agenzia Servizi? Associazioni/Cooperative? Autogestione?
Stretta sorveglianza pubblica per evitare la trasformazione in un luogo collettore di delinquenza
Realizzare un “Pensionato Sociale” (successivo alle strutture di prima accoglienza) con progetti e percorsi per la “seconda accoglienza”, in modo da fare uscire le persone dalla continua emergenza, dedicando risorse economiche specifiche procurate anche con “tasse di scopo” mirate
Dislocare WC in luoghi e numero adeguati (per l’Igiene e civiltà di una città che vuole essere europea), ri-creando ad es. i “Diurni”
In considerazione dei tagli economici in essere che si ripercuotono sull’erogazione delle diverse forme di assistenza sociale e sanitaria è necessaria una scelta ed un ripensamento dell’offerta dei servizi.
La presenza delle tre ASP cittadine e dei loro contratti di servizio è corrispondente alle reali necessità di erogazione e di bilancio? SI NO
E’ d’accordo sull’accorpamento delle tre ASP in una unica? SI NO
E’ d’accordo che coloro che elaborano il contratto di servizio siano gli stessi che valutano i risultati delle prestazioni? SI NO
Se si, esiste un organo che prevede la partecipazione dei tecnici e dei cittadini alla valutazione dei risultati?
Se si, qual è ?
Se no, come e dove è possibile collocarlo?
Occorre un organismo esterno di cui facciano parte , per sorteggio anche rappresentanti della società civile
E’ opportuno creare un Assessorato unico "salute - sociale" ? SI NO
In questi anni la città ha visto la polverizzazione e la proliferazione di progetti e iniziative sul welfare senza un’unica strategia e regia. Per definire un progetto di welfare per la città che integri le competenze sociali e sanitarie e garantisca l’attenzione a molti aspetti legati al benessere dell’individuo in senso complessivo (anche quindi economico, culturale, ambientale) quali sono i soggetti che secondo lei vanno coinvolti e coordinati dal Sindaco?
Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo
Isolare l’assitenza welfare a coloro che hanno disagi strutturali dal sostegno economico . Ristrutturare le modalità di erogazione del sostegno economico e contabilizzare il welfare sulla base dei benefici anziche sulla computazione dei costi
Contribuire alla ridefinizione degli Accreditamenti e delle Convenzioni con Enti pubblici e privati legati alle prestazioni per giovani, anziani,ecc. ;
Utilizzare le nuove tecnologie per una assistenza domiciliare diretta con l’aiuto di mediatori (studenti, volontari) che ne consentano l’uso efficace anche per anziani, inesperti, etc. (vedi ad es. il Progetto Data);
Favorire e potenziare la creazione degli ambulatori territoriali aperti 24 ore su 24, per snellire il lavoro dei Pronto Soccorso
Inutile aumentare ulteriori costose infrastrutture. I pronti soccorsi esistono e devono prestare il loro servizio in piena efficienza. Il livello di gestione attuale è al limite della civiltà . Il Sindaco esigerà dalla regione un diverso servizio e le indennità che riconoscerà a tutti i cittadini vittime della attuale situazione
Utilizzare al meglio il Fondo Regionale, costituendo con parte di esso un Fondo di solidarietà con il contributo di Fondazioni, Banche e agendo sulla fiscalità locale (tasse di scopo),
Stimolare il controllo su prevenzione e salute, estendendolo in particolare agli immigrati regolari che svolgono i lavori più pericolosi che gli italiani non vogliono più fare;
Attivare e potenziare i “Comitati di Controllo della Qualità dei Servizi”, il “Tribunale del Malato”, affiancati da cittadini che si iscrivano a liste comunali o di quartiere etc.
Se lei potesse dare un ordine di priorità ai temi sotto elencati per incidere sul miglioramento della sanità bolognese, come li classificherebbe? (da 5 a 1 dove 5 è bassa priorità: procrastinabile nel tempo e 1 è priorità alta assimilabile all’urgenza)
Il rinnovamento della tecnologia diagnostica (es. apparecchiature di radiologia)
1 Le modalità di accesso alle cure: Pronto Soccorso , liste d’attesa
Il finanziamento del Servizio Sanitario Regionale anche tramite una maggiore partecipazione dei cittadini in base al reddito.
Il rinnovamento dei servizi di intervento urgente per condizioni non gravi: Guardia Medica, apertura ambulatori medici ad accesso diretto (es. per vertigini, otite, tosse insistente, cistite, ecc.)
Istituire un Osservatorio permanente sulla relazio ne medico – paziente e sull’umanizzazione delle cure.
Revisionare/Ottimizzare la dislocazione, la raggiungibilità e l’ammodernamento delle strutture edilizie adibite all’assistenza sanitaria (es. sedi, trasporti, accessibilità, climatizzazione, barriere architettoniche, accoglienza degli spazi, ecc.)
15. SERVIZI ALL’INFANZIA E ALLA FAMIGLIA
Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo
aumentare il numero dei nidi e delle materne comunali e/o sostenere iniziative private e/o di gruppi di famiglie, di strada, di condominio
favorire iniziative di doposcuola e di facilitazione del rientro dei bimbi a casa dalla scuola
favorire ed attuare iniziative di conciliazione dei tempi di famiglia con i tempi di lavoro
incrementare le facilitazioni alla genitorialità
Altro Avviare una vera sussidiarietà che sia in grado di garantire a tutti il servizio e che riduca i costi delle casse comunali, attraverso l’assegno di natalità di 500 euro mensili per ogni bambino da 6 mesi ai sei anni
A Bologna, come in molte altre città, le amministrazioni sono poste di fronte alla difficoltà di presentare progetti in grado risolvere o, quantomeno, di affrontare l’evidente degrado e la diffusione di pratiche di illegalità o anche solo di inciviltà che alimentano nei cittadini la crescente percezione di insicurezza.
Metta in ordine di priorità (da 1, priorità massima, a 10, priorità minima) gli elementi che secondo lei più contribuiscono al degrado urbano a Bologna, essendo ovvio che tutti contribuiscono, ma possono implicare priorità diverse di intervento:
- Graffiti e imbrattamento muri
- Mancato rispetto di regole civiche (schiamazzi notturni, portici usati come toilettes, danneggiamenti e vandalismo…)
- Abbandono di rifiuti in strada (bottiglie, lattine, ecc)
- Illuminazione insufficiente
- Presenza di stranieri non regolari
- Comportamenti stradali pericolosi (non rispetto delle strisce pedonali, bici o scooter sui marciapiedi, ecc.)
- Scarsa presenza di forze dell’ordine (polizia, carabinieri, polizia municipale) in strada
- Accattonaggio e povertà crescente
- Spaccio di droga
- Abuso di alcol
Altro la classificazione di queste esigenze è irrealistica . non esiste una priorità ma una necessità di azione congiunta
E’ necessario/utile un Assessorato alla sicurezza? L’assessorato alla sicurezza è il Corpo di Polizia Municipale. La città dovrà stabilire anche tramite referendum regole e ruoli per garantire una reale attuazione di modalità di civile convivenza contro il degrado e in sicurezza.
Fanno parte del concetto di sicurezza l’inquinamento dell’aria, gli incidenti stradali e quelli sul lavoro? NO appartengono ad altre categorie di intervento
L’utilizzo di telecamere e la diffusione della video-sorveglianza è da incrementare o da limitare? Fino a che punto? Con il controllo di chi? Regolamentando la difesa della “privacy” ? Come? La deterrenza è una modalità che ha dei limiti e dei costi va valutata con attenzione l’utilizzo
Gli oltre 500 vigili urbani presenti a Bologna vanno riportati in strada, a contatto con i cittadini, per un miglior controllo del territorio e una funzione dissuasiva rispetto a comportamenti illegali o incivili? Se sì, come? Tramite riconoscimento popolare ( referendum ) del ruolo che la Polizia Municipale deve avere a Bologna . Dopodichè il Corpo accetterà solo che garantisce l’adempimento del patto con i cittadini
E’ necessario/utile il vigile di quartiere (o di prossimità)? SI
Un contributo indispensabile/importante/accessorio/da evitare può venire dal coinvolgimento di quale/quali fra le seguenti opzioni:
* associazioni di volontariato, pensionati, anziani, etc.
* comitati e/o associazioni di cittadini
* pattuglie cittadine
* ronde e milizie private
Con quali forme di coordinamento in capo al Comune?
Associazioni private possono partecipare al controllo della sicurezza territoriale in un contesto regolamentano dalla Istituzione pubblica
E’ importante non creare ghetti localizzati in aree/quartieri particolari, oppure, al contrario, è meglio individuare o concentrare potenziali fenomeni di degrado solo in certe zone, magari con l’idea che così si possano controllare meglio?
- La lotta allo sfruttamento della prostituzione: Come pensa di attuarla? Indichi almeno 2 provvedimenti di sua competenza
Lo stretto controllo dei permessi di soggiorno presso i luoghi pubblici delle prestazioni
- La lotta allo spaccio di droga: Come pensa di attuarla? Indichi almeno 2 provvedimenti di sua competenza
La centrale unica di raccolta di segnalazioni e il controllo che la forza pubblica si attivi sulle segnalazioni del Comune.
Lotta ai Graffiti:
priorità assoluta pur nelle ristrettezze del bilancio
alta priorità, con contributo finanziario significativo dei privati (categorie, associazioni, comitati, proprietari, etc.)
alta priorità, con contributo maggioritario dei privati
importante e da favorire (come?), ma da demandare ai privati
Altro Priorità assoluta per dare una diversa immagine percepita ai Bolognesi e ai turisti. Milano ha risolto in breve tempo senza spendere un soldo . Imitiamola
Occupazioni di stabili e di edifici dismessi; sgomberi:
obbligatori ed immediati, anche con la forza (carabinieri/polizia)
obbligatori, da modulare nei tempi e nei modi (vigili etc.)
da effettuare anche in base a specifiche valutazioni
da prevenire con opportune azioni/soluzioni imposte/concordate con i proprietari
da tollerare in alcune occasioni o per brevi periodi
Garantire sempre un pronto sgombero per evitare insediamenti in contrasto con la dignità dell’uomo
Sicurezza e tutela delle fasce deboli.
Gli anziani rappresentano una fascia debole e un facile bersaglio per la piccola criminalità. Quali azioni possono essere messe in atto dall’amministrazione a supporto di momenti particolarmente a rischio. quali il ritiro della pensione, ecc.?
Quale prevenzione è possibile rispetto alle truffe, in casa e fuori?
Le donne rappresentano anch’esse per certi aspetti un soggetto debole e un bersaglio per un certo tipo di reati. Quali azioni possono essere messe in atto dall’Amministrazione per meglio tutelarle?
Quale aiuto “a posteriori” è possibile, da parte dell’Amministrazione, per le vittime di eventi criminosi?
Altro Attivare una politica attiva antidegrado e riportare in strada la Polizia Municipale sono elementi di sicurezza percepita che riducono le occasioni di criminalità
Orari e schiamazzi etc.: Il contrasto allo sballo notturno (rumore, ubriachezza, deiezioni fisiologiche per strada…): Come pensa di attuarlo?
Imporre e fare rispettare regole ferree (con interventi regolari e tempestivi dei vigili, forze pubbliche, altro?), anche predisponendo sanzioni a carico non solo di chi contravviene ai limiti, ma anche a chi direttamente o indirettamente (spettacoli, locali, esercizi etc.) contribuisce (o non impedisce) le violazioni
Creare “tavoli di mediazione” obbligatori per le varie parti coinvolte (comitati, esercenti, associazioni, rappresentanti delle amministrazioni etc.) per definire e gestire concordemente “accordi di convivenza” che regolino la fruizione degli spazi e dei tempi
Prevedere, a livello di pianificazione urbanistica, delle zone della città più adatte di altre alla vita notturna
Togliere regole e limiti per lasciare fare al mercato ed al privato
Altro Repressione ferrea con particolare riguardo a chi contravviene , dopo aver condiviso con la città un regolamento di Polizia urbana chiaro e conosciuto.
Lavavetri: esiste un racket ? pensa ad un qualche intervento? Se sì, quale? Potrebbero esistere organizzazioni di controllo delle aree
Illuminazione è indispensabile, va aumentata/diminuita a causa dei costi?
- Nelle strade
- Nei giardini (unicamente nei più importanti?)
- Nei punti di intersezione di piste ciclabili con strade?
Operazione da valutare quando in possesso delle reali cifre di costo e dopo valutazione dei costi benefici, zona per zona.
La pulizia delle strade e dei luoghi e mezzi pubblici è spesso insufficiente: Qual è il ruolo del Comune e il ruolo delle società operative incaricate (es. Hera) nel contrasto al degrado (pulizia, manutenzione arredi urbani, manutenzione giardini)? Rispetto allo status quo, cosa c’è da mantenere e cosa da cambiare?
Il ripristino tempestivo di arredi pubblici danneggiati (contrasto al vandalismo) : Come pensa di attuarlo?
Altro Appalti scorporati e uscita dalla logica monopolistica di Hera che finora non ha dimostrato di portare benefici .
La centrale antidegrado è delegata al pronto intervento su segnalazione dei cittadini
Bologna, nel 2000 capitale della cultura europea, oggi non le appare più immobile e conformista? (sì, per niente, sotto la cenere è viva)
Ritiene che la cultura sia una risorsa prioritaria per l'economia e la qualità della vita dei cittadini e della comunità intera? (sì assolutamente, in parte, marginalmente)
L’attuale crisi di alcune tra le più importanti istituzioni culturali della città (Teatro Duse, Comunale, Cineteca, Sala Borsa) dipende esclusivamente dai tagli determinati dal governo centrale o anche da cause derivanti da problemi gestionali? (dal governo, da problemi interni, da entrambi)
L'Università e gli Enti di Ricerca svolgono le proprie attività ed iniziative nel contesto cittadino con un sufficiente livello di collaborazione ed interazione con le politiche comunali e le altre istanze culturali? (sì, si ma deve migliorare, per niente, sono mondi separati)
Il Commissario ha reintrodotto il biglietto d'ingresso ( 4 euro) ai musei, Sala Borsa per risparmiare chiude il lunedì, condivide questi provvedimenti? (sì, dolorosi ma necessari, c'erano altre possibili scelte da compiere - quali?)
Ritiene un impegno prioritario della nuova amministrazione salvare a qualsiasi costo le maggiori istituzioni culturali per un rilancio della cultura a Bologna? (sì, non a qualsiasi costo, si devono salvare da sole)
Per salvare le strutture in crisi ritiene necessario, indispensabile o meno reperire finanziamenti attraverso una tassa locale di scopo? (sì, in misura minima, non tocca ai cittadini bolognesi)
Per salvare il Bologna Calcio si è formata una cordata di industriali e professionisti che ha messo parecchi soldi nel progetto, il nuovo Sindaco potrebbe sollecitare operazioni analoghe per i teatri o i musei e le biblioteche? (sì, è tempo sprecato, il differenziale d'interessi è troppo ma ci proverei)
Ritiene adeguata e condivisibile la politica di spesa, in campo culturale delle maggiori fondazioni bancarie cittadine? (sì, no, in parte, è imperscrutabile)
Ritiene che gli enti locali (comuni, provincia, regione) abbiano ben impiegato le risorse per la spesa in campo culturale? (sì, no, in parte, sono da cambiare le priorità - come?)
Oltre alle istituzioni riconosciute, musei, biblioteche teatri, cinema, esistono molte associazioni libere che si occupano di attività culturali, ritiene che il loro ruolo sia preminente per un futuro rilancio del settore? (sì, molto, abbastanza, meno che in passato, per niente)
Gli spazi giovanili, i centri sociali, le libere associazioni culturali, centri ricreativi parrocchiali, le culture dei migranti, costituiscono per lei una risorsa ulteriore ed un potenziale per arricchire l'offerta e la vivacità culturale ed artistica della vita cittadina? (sono centrali e mi impegno a favorire la creazione di una rete, occorre vigilare e controllare la loro attività, coabitare è difficile ma necessario, non tocca all’Amministrazione occuparsene, ognuno è libero fare il proprio percorso autonomo, purché non crei problemi)
Altro La cultura è una grande risorsa . Va messa in connessione la cultura con il privato per attivare un circuito economico la cui maggiore voce può essere un forte incremento del turismo culturale. Sostenere la cultura con parte dei proventi che la stessa può alimentare. Dare una rappresentazione centrale del,la Cultutra trasformando Palazzo d’Accursio nella nuova sede Museale unificata trasformata in Fondazione per avere collegamenti con i Privati Ex sala Borsa front office della cultura per i turisti e i Bolognesi. Attivare quindi investimenti privati proprio come è successo per il Bologna Calcio.
Dal censimento degli spazi di aggregazione giovanile dell'Emilia-Romagna, realizzato nel 2009, risulta che la provincia di Bologna è solo quinta in Regione (con 156 spazi). Gli spazi giovanili sono spesso gestiti dal privato o dal privato sociale (76%), dotati di locali stabili (93%), con un’utenza giornaliera piuttosto elevata (fino a 30 ragazzi al giorno per il 55% degli spazi), prevalentemente maschile e concentrata nelle due fasce dei minori di 13 anni e degli over 30. I luoghi più frequentati sono le polisportive e le associazioni sportive. In metà dei centri censiti, l’accesso è libero. Tra le attività culturali-ricreative svolte ben il 55% è legato alla musica.
Il problema degli spazi giovanili non è solo di quantità. Molti giovani lamentano di trovarsi costretti a scegliere tra locali “fighetti” o centri sociali “da punkabbestia”. È molto diffusa l'esigenza di avere spazi autogestiti o cogestiti, dove la partecipazione non si esaurisca nel “consumare divertimento”, ma che “anche attraverso un’offerta di spazi ed occasioni di aggregazione, faccia emergere la loro potenzialità, ma ne stimoli anche la consapevolezza critica, il senso di responsabilità, la capacità di dialogo, di accoglienza e di integrazione con giovani appartenenti ad altre culture, in una logica di valorizzazione delle differenze e in una prospettiva di piena uguaglianza di diritti e doveri” . Così recita, infatti, l'Accordo Quadro tra il Governo nazionale e la Regione Emilia-Romagna (“GECO -Giovani Evoluti e Consapevoli”).
Spazi
1) Secondo lei è necessario aumentare il numero degli spazi di aggregazione giovanile della città? E quali dovrebbero essere i criteri di gestione di questi spazi?
A) No. L'offerta di spazi giovanili a Bologna è migliorabile, ma quella attuale è comunque più che soddisfacente. Anche l'attuale gestione, tranne poche eccezioni, è positiva. In tempi di crisi investire risorse pubbliche per aprire nuovi spazi giovanili non può essere una priorità assoluta.
B) Sì. In una città sempre più “anziana”, è urgente investire risorse pubbliche in nuovi spazi giovanili. Anche per questo è indispensabile creare un Assessorato alle politiche giovanili che si impegni innanzitutto a coinvolgere le realtà associative presenti in città, rendendo vincolante il loro parere.
C) Sì. Per aumentare e migliorare l'offerta il coinvolgimento dei privati è sempre più indispensabile. La gestione di spazi giovanili deve essere regolata tramite bandi pubblici, gestiti dai singoli Quartieri. L'autogestione volontaria non è sempre la soluzione migliore.
D) Sì ma non basta. È urgente investire risorse per istituire uno “sportello pubblico di assistenza” dedicato alle nuove realtà associative promosse da cittadini under 30. Altrimenti, senza concorrenza, sopravviveranno solo gli spazi e le realtà già consolidate, che da anni beneficiano di finanziamenti pubblici e privati.
Stili di vita
2) A parte la diffusione della banda larga e del Wi-Fi (sulla cui utilità tutti i candidati sono d'accordo), cosa farà la sua giunta per rendere la città più “a misura di giovane”?
A) Collegare la zona universitaria e i luoghi di maggiore intrattenimento giovanile nella periferia bolognese con almeno una linea di bus notturno, rendendoli così effettivamente fruibili. Esentare o ridurre il costo dell'abbonamento ai mezzi pubblici agli studenti universitari meno abbienti. Si’, no, non è fattibile
B) Emettere un’ordinanza che introduca il “vuoto a rendere”, cioè l’obbligo per i rivenditori a un deposito cauzionale (50 cent o 1 euro) che verrà restituito al momento della restituzione dei contenitori vuoti. Si’, no, non è fattibile
C) Istituire un “forum permanente dei giovani di Bologna” aperto alla partecipazione di cittadini under 30 (studenti e non, residenti e non), con poteri di proposta e parere vincolante sulla parte del bilancio comunale che riguarda le politiche giovanili. Si’, no, non è fattibile
D) Impegnarsi, con la collaborazione dell'Università e della Polizia Municipale, a censire e denunciare gli appartamenti affittati in nero agli studenti di Bologna. Destinare una parte delle ex aree militari alla costruzione di studentati e case a fitto concordato (ecocompatibili) destinate a giovani studenti e/o lavoratori. Si’, no, non è fattibile
Altro. I giovani devono avere spazi per ritrovarsi , a pagamento agevolato nel rispetto delle regole fissate nelle convenzioni con immediata risoluzione degli accordi nel caso di mancata ottemperanza.
Gli stili di vita devono adeguarsi ai regolamenti che la comunità ha deciso e imposto
Produzione/fruizione culturale
3) Cosa intende fare per incentivare la produzione e la fruizione culturale dei giovani cittadini di Bologna?
A) Fare di Bologna una tappa quasi obbligata per i musicisti amati dai giovani, creando le condizioni per portare in città i migliori concerti pop e rock. Ospitare, almeno una volta all'anno, concerti gratuiti di grandi artisti internazionali nel centro storico (Piazza Maggiore).
B) Apertura notturna di almeno una parte delle biblioteche comunali e universitarie. Investire nel sistema bibliotecario cittadino, contrastando l'insostenibile precarietà degli operatori (vedi Sala Borsa). Proporre alle Istituzioni (locali e nazionali), alle Fondazioni, alle case editrici e alle librerie bolognesi di contribuire con risorse e/o spazi.
C) Introdurre criteri di trasparenza e vigilanza sulla destinazione dei capitoli di spesa e sulla emissione di bandi relativi ad attività ludiche, sportive e artistico-culturali. Pubblicare sul sito del Comune: i bandi (con congruo anticipo rispetto alla scadenza del medesimo); i nomi dei partecipanti al bando; i relativi progetti presentati. ad iniziative artistico-culturali. Segnalare periodicamente l'esistenza dei bandi anche con inserzioni sui quotidiani locali.
D) Apertura notturna di cortili e giardini pubblici e universitari con il coinvolgimento (e la relativa responsabilizzazione) degli studenti nella gestione di attività ludiche gratuite, senza danneggiare il diritto al riposo dei residenti.
Le iniziative possono essere molteplici ma la prima azione deve orientarsi su come sciogliere il nodo del finanziamento della cultura ovvero di come inserire la cultura nel circuito economico per ottenere un proprio autonomo sostentamento
19. IL RUOLO DELLO SPORT DI BASE A BOLOGNA
Sport di alto livello e di base - L’impegno dell’Amministrazione Pubblica a quale settore dovrebbe rivolgersi
Ad entrambi in modo paritario
Prevalentemente per lo sport ad Alto Livello (Professionistico)
Prevalentemente per lo sport di base o minore
Ruolo dello sport di base - Ritieni che lo sport di base:
Rientri a pieno titolo nel welfare
Rappresenti solo un modo positivo di utilizzare il tempo libero come gioco/svago.
Come consideri l’apporto del volontariato sportivo:
utile, se si, allora : in che modo vorresti premiarlo/incentivarlo?
Non utile, perché:
crea situazioni di aspettative ( “clientelari”)
non è controllabile
dovrebbe fare tutto l’Amministrazione Comunale
La gestione degli impianti sportivi: L’attuale modello gestionale affida la gestione di quasi tutti gli impianti sportivi di base alle società sportive. Come consideri tale modello:
Valido
Non valido
Valido ma con dei correttivi
Se hai risposto” Non valido”, Come cambieresti?
Se hai risposto “Valido” come consideri il modello dei bandi per l’assegnazione in gestione degli impianti sportivi?
Buono così come è
Buono ma con dei correttivi, quali?
Il regolamento per la gestione ed uso degli impianti sportivi di quartiere: le società sportive attribuiscono ad un regolamento in alcuni punti sbagliato e mai condiviso la colpa dei “guasti” prodotti dai bandi e da tutti riconosciuti.
Sei a conoscenza di questo aspetto ?
Conosci i punti che vengono contestati?
Condividi le richieste che vengono dalle società sportive? SI
Se le condividi rimetterai in discussione il Regolamento? SI
Rapporti assessorato allo sport e quartieri: ritieni che debba esserci più centralità per garantire una uniformità sul territorio rispetto alla situazione attuale?
Si
No
La consulta dello sport: questo strumento da anni a Bologna non funziona. Ritieni utile riattivarlo?
Si, e gli attribuirei questi compiti…
No, ma penserei ad un altro strumento per raccordare il Centro con le società sportive che operano sul territorio
Incentivare con
voucher la partecipazione all'attività fisica nelle palestre
private? Sì / No
Assegnare a gestori privati con convenzioni più lunghe gli impianti sportivi grandi e medi e lasciare a loro l'organizzazione dello sport per tutti ? Sì / No
Vendere alcuni impianti sportivi ora pubblici, mantenendo la gestione in proprio (pubblica) dei rimanenti impianti? Sì/No
Altro Bologna ha bisogno di nuovi impianti di eccellenza e di una centralità sportiva che possa essere connessa con l’economia : il turismo sportivo.
Agevolare con leve urbanistiche un grande intervento privato : La città dello Sport dove realizzare impianti , negozi alberghi e dare modo di localizzare eventi di importanza nazionale e internazionale soprattutto rivolto agli sport cosiddetti minori e giovanili , in grado di far spostare gente famiglie e quindi di far “ consumare “ la nostra città . Portando quindi denaro che in parte andrebbe ad alimentare i bilanci delle società sportive medesime alimentando un circolo virtuoso .