VIRGINIO MEROLA


1. BILANCIO COMUNALE, TAGLI: QUALI PRIORITÀ E SCELTE?


Nel 2011 il bilancio del Comune avrà un minor introito di almeno 20-30 milioni di euro. Come pensa di affrontare negli anni del suo mandato tale deficit permanente? :

Diminuendo il costo della macchina dell’amministrazione, riducendo e razionalizzando le risorse umane e passando da una politica di autorizzazioni preventive a una di verifica finale (ASP unica). Incrementando il controllo ed il recupero dell’evasione fiscale, trattenendo la frazione consentita dalla legge.


2. CITTÀ METROPOLITANA E QUARTIERI


È indispensabile giungere alla realizzazione della Città Metropolitana? SI subito


Se sì, come?


Per i Quartieri:

creare una struttura fortemente centralizzata superando i quartieri, trasformandoli in strutture operative con dirigenti nominati? NO

I quartieri devono essere sostituiti dalle Municipalità intese come le istituzioni del governo di prossimità nel cuore urbano della Città metropolitana. Esse dovranno essere dotate di autonomia finanziaria e organizzativa nel campo dei servizi, della manutenzione, delle opere pubbliche e dell’attuazione del piano urbanistico. Il loro numero e i confini dovranno essere rivisti rispetto a quelli dei quartieri attuali, e dovrà esserci una unica Municipalità per tutto il centro storico.


3. CONOSCENZA È PARTECIPAZIONE… E PACE


Il Sindaco deve coinvolgere la Cittadinanza nelle scelte delle opere strategiche o altamente impattanti sulla città?

Le Istruttorie pubbliche previste dallo Statuto comunale sono sicuramente uno strumento utile e da utilizzare. La mia proposta è che presso le Municipalità vengano realizzate piattaforme partecipative, simili all’Urban centre, per l’informazione e l’autonoma organizzazione dei cittadini, e che vengano attivati processi partecipativi sulle principali decisioni pubbliche (referendum, sondaggi deliberativi, giurie di cittadini, town meeting).

Sono d’accordo, il referendum consultivo è previsto dallo Statuto comunale.

Il referendum deliberativo non è previsto dallo Statuto. Per ricorrervi bisognerebbe prima inserirlo nelle norme, e credo sia necessario valutarne l’utilità in relazione alle altre pratiche partecipative di cui al precedente punto 4, che per essere attuate hanno bisogno anch’esse di un aggiornamento della normativa.

Sono d’accordo sulla necessità di uno strumento di verifica periodico dei progetti in corso di realizzazione, attraverso le Municipalità.


Non esiste partecipazione senza una informazione corretta ed essenziale sui problemi e sulle scelte della pubblica amministrazione. L’informazione deve essere diffusa sul territorio e di facile accesso. Indichi se e quali azioni intende attuare.

Il mio programma prevede la creazione di una Iperbole 2.0, capace di usare i social media per il dialogo tra Comune e cittadini e di sperimentare forme avanzate di partecipazione e interazione (sull’esperienza di Fix my Street) per scambiare informazioni, segnalare disservizi, fornire informazioni multilingue, monitorare le risposte e le soluzioni. Questo succede già in molte città europee.

Buona l’idea della messa in opera di bacheche pubbliche distribuite in punti di incontro adeguatamente selezionati in ogni quartiere e l’accordo con Atc per l’uso delle fermate degli autobus per la diffusione delle informazioni.


Pensare Bologna nel futuro dell’Europa e del mondo non significa solamente avviare investimenti, valorizzare le risorse umane, sostenerne l’impegno culturale, ma anche renderla protagonista di una presenza nuova di dialogo e di pace con le città del mondo, che oggi vivono sulla frontiera dei conflitti il drammatico tempo della guerra. Nel tempo della globalizzazione tutti possono fare la guerra, ma è anche vero che tutti possono fare la pace.

Sono intenzionato a mantenere e rafforzare il “Tavolo provinciale per la pace”, luogo di confronto e di lavoro comune, adoperandosi affinché la diffusione di una cultura di pace non resti confinata nei programmi elettorali e nelle commemorazioni ufficiali. Entrare a far parte del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i diritti umani e la Tavola per la pace di Perugia. Sostenere, insieme alle ONG, progetti di cooperazione internazionale. Una “Casa della Pace” a Bologna esiste già da 10 anni. E’ al Quartiere Savena. L’ho voluta fortemente io quando ero presidente di Quartiere.


4. TRASPARENZA, RAPPORTI CON ELETTORI, CONSIGLIO COMUNALE E MACCHINA COMUNALE


E’ disponibile a dichiarare cariche e appartenenze? A quali associazioni partiti, gruppi, movimenti, circoli, anche riservati, appartiene o è legato? Quali partecipazioni, cariche o ruoli significativi ricopre  in società, enti privati e pubblici o istituzioni? Sono disponibile a dichiarare cariche e appartenenze. Appartengo al PD di Bologna, di cui sono stato fondatore. Sono dipendente della Lega per le autonomie locali ed attualmente consigliere provinciale.


Qual é il suo curriculum politico, dichiarando, se ha già avuto esperienza come eletto o come nominato, quale impegno (presenze alle sedute, proposte principali, attività) ha caratterizzato il suo mandato? In quali “battaglie principali ” si è impegnato? e quali risultati principali ha ottenuto?

Sono laureato in Filosofia e sposato con Daniela. La mia passione per la politica è nata al Liceo Minghetti ed è proseguita durante gli anni dell’università, quando ho partecipato alla gloriosa redazione di Radio Città. Dopo il servizio militare, ho lavorato per la Società Autostrade al casello di San Lazzaro, svolgendo successivamente l’attività sindacale nella categoria dei trasporti della CGIL, prima come delegato, poi come responsabile del settore autostrade e della formazione sindacale per la categoria dei trasporti. Il mio impegno nell’amministrazione pubblica è iniziato nel 1995 con l’elezione a Presidente del Quartiere Savena, incarico che ho svolto per due mandati. L’esperienza da Presidente mi ha insegnato molto, per prima cosa a comprendere l’anima nascosta di Bologna, un’anima piena di solidarietà e volontariato generoso. Nel giugno 2004, sono stato eletto in Consiglio Comunale e ho assunto l’incarico di Assessore all’Urbanistica, alla Pianificazione Territoriale e alla Casa. In questa veste, ho proposto e ottenuto l’approvazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC). In cinque anni di mandato, ho curato un programma urbano complesso, dedicato alla riqualificazione della città. Grazie all’introduzione dei Laboratori di Urbanistica Partecipata, sono state coinvolte migliaia di persone, con un metodo ricco di soddisfazioni, riconosciuto a livello nazionale. Nell’ultimo anno da Assessore, si è aggiunta la firma della convenzione con il Demanio per il passaggio delle aree militari dallo Stato alla Città. Risultato e opportunità di portata storica per Bologna. Nel 2008, ho partecipato da fondatore alla costituzione del Partito Democratico, al quale attualmente sono iscritto. Con pieno spirito democratico, nello stesso anno mi sono candidato alle primarie del PD perché non condividevo, nel merito e nel metodo, la scelta di Flavio Delbono come Sindaco di Bologna. A seguito delle dimissioni di Delbono e al commissariamento della città, ho deciso di candidarmi alla Primarie del  23 gennaio 2011 per scegliere il nuovo candidato a Sindaco del centrosinistra. Per questo, l’11 Dicembre 2010, ho consegnato al comitato organizzatore 4.022 firme a sostegno della mia candidatura. Domenica 23 gennaio 2011, 28.390 persone si sono recate ai seggi delle primarie bolognesi aprendo una nuova stagione di partecipazione, è la “primavera di Bologna”.  Con il 58,35% pari a 16.407 voti, sono risultato il vincitore. Da allora ha inizio la mia corsa per la carica di Sindaco di Bologna.


Si impegna ad evitare ogni conflitto di interesse, illustrando in modo esplicito fin da subito le possibili situazioni che potrebbero dare adito ad un tale problema e come pensa di risolverlo?

Mi impegno ad evitare ogni conflitto di interesse. Mi impegno inoltre a mantenere una relazione diretta con i cittadini tramite l’utilizzo dei social network, per un continuo scambio di idee ed informazioni. Come scritto nel mio programma voglio rendere accessibili sul web i dati in formato aperto e in modo chiaro e leggibile, secondo i principi del manifesto dell’Open Government. Voglio inoltre pubblicare sul sito web del Comune di tutti gli atti amministrativi e dirigenziali e i curriculum dei candidati alla nomina nelle società partecipate. Istituiremo inoltre l’anagrafe pubblica degli eletti per informare meglio i cittadini dell’attività degli amministratori e realizzeremo la trasmissione in diretta su web dei consigli comunali.


Rapporti con il Consiglio comunale

Mi impegno a garantire:

la presenza il lunedì alle sedute del Consiglio Comunale;

un incontro “vis-à-vis”, almeno una volta all'anno, con ciascun Consigliere Comunale;

la risposta alle lettere inviate dai Consiglieri stessi

un’incontro annuale con ciascun Consiglio di Quartiere

la vista periodica degli ospedali e delle carceri 


Criteri di scelta Dirigenti / Membri CdA di Enti ed Aziende proprie e/o partecipate

Esclusivamente sulla base di bandi e “curricula”

Libera scelta del Sindaco


Come pensi di mettere mano alla macchina comunale al fine di restituirle motivazione, efficienza, senso di appartenenza, etc. incentivando iniziativa e responsabilità personale? Concordando le riforma e premiando i risultati.


Coordinamento - Attivazione e regolare, formale convocazione dei “nominati” per la definizione/verifica di una “linea politica” ed una programmazione complessiva concordata fra Sindaco (Giunta) e Rappresentanti / Nominati negli Enti ed Amministrazioni varie partecipate. SI


Durata mandati e incompatibilità

Limiti rigidi ai mandati ed ai rinnovi/proroghe SI

Definizione e vincoli rigidi di incompatibilità SI


5. CITTÀ, AMBIENTE, MOBILITÀ


Alcune idee/scelte strategiche:


- Il Centro storico di Bologna ha una struttura viaria incompatibile col libero traffico motorizzato privato: SI

- Il centro (all’interno dei Viali) deve essere chiuso al traffico privato e percorso esclusivamente da mezzi pubblici: SI. Con quali eccezioni? Invalidi e protezione civile.

- La cerchia del Mille deve essere pedonalizzata: SI


Il Piano Generale del Traffico Urbano è stato approvato dal Consiglio Comunale di Bologna nel 2007 e si avvia ormai a scadenza. Dovendo elaborare il prossimo PGTU, dica il suo orientamento (favorevole/ contrario, con eventuali motivazioni) sui seguenti indirizzi:

1) Estendere la sosta regolamentata (strisce blu) verso la periferia. OK

2) Introdurre nuove pedonalizzazioni in centro storico. OK

3) Proseguire nell’utilizzo di sistemi di telecontrollo delle corsie preferenziali e del rosso semaforico e della sosta in doppia fila (RITA, STARS, SCOUT). OK

4) Privilegiare il trasporto pubblico urbano rispetto a quello privato. OK Come? SFM

5) Estendere la rete di piste ciclabili ed agevolare la mobilità ciclabile. OK

6) Per la gestione del Sistema SIRIO: conferma dell’orario attuale 7/20


Pensate che i progetti di Metrotramvia e People Mover vadano ripensati/annullati alla luce dell’attuazione dell’Area Metropolitana, dell’interconnessione con gli altri mezzi di trasporto già esistenti e dei costi che potrebbero in prospettiva ricadere sui cittadini? Abolire Metrò e chiedere allo Stato di poter investire i fondi già stanziati nel SFM, confermare People Mover.


Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM)

La forma di trasporto pubblico per eccellenza dell’Area Metropolitana su cui investire è il SFM che sarà reso più fruibile nella forma attuale (apertura immediata delle stazioni pronte e accelerazione di quelle programmate) e che sarà favorito per servire tutte le aree cittadine a distanza ragionevole con l’investimento necessario. SI

Il comune di BO deve chiedere immediatamente alla Regione di finanziarlo con priorità rispetto alle infrastrutture stradali. SI

L’interconnessione tra il SFM e l’attuale rete di trasporto pubblico verrà sempre attuata e ottimizzata in modo prioritario. SI

Si privilegerà la realizzazione di una rete tranviaria e i mezzi su gomma saranno complementari ai tram: Sei per rilanciare un progetto tramviario in città? Chiederò al Governo di poter reinvestire i fondi previsti per il metrò nel SFM. Il nostro territorio ha già otto bracci ferroviari funzionanti che possiamo valorizzare, ad esempio con nuove carrozze. Per quanto riguarda il trasporto pubblico in città bisogna arrivare al rinnovo totale del parco autobus con veicoli elettrici.


CIVIS

Se il progetto in corso di attuazione permette dei ripensamenti, quali di questi prenderà in considerazione? Mantenimento con modifica percorsi


METRO

Progetto finanziato in parte dallo Stato e in parte dal Comune. Se i fondi statali vengono assegnati, quale opzione ritiene preferibile? Non procedere e cercare soluzione alternativa su binario in superficie (SFM).


PASSANTE NORD

Posto che la sua realizzazione avvenga senza finanziamento pubblico, ma in “project financing” da parte di Autostrade per l’Italia (ASPI), quale soluzione ritiene preferibile? Realizzare solo secondo il tracciato previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.


PEOPLE MOVER

Si deve partire con il bando attuale


6. TERRITORIO


Bologna negli ultimi trent’anni non ha avuto incrementi demografici eppure la periferia è cresciuta saldandosi a est e ovest con Casalecchio e San Lazzaro e spingendosi verso Castelmaggiore e Castenaso (vedi PSC approvato dall’ultima amministrazione). La città è costellata di grandi contenitori inutilizzati e di un numero imprecisato di alloggi vuoti, tutto patrimonio disponibile per riqualificazione e nuovi utilizzi. Alla luce di queste considerazioni la sua opinione è che si debba:

Predisporre un Nuovo PRG con zero consumo di territorio e solo riqualificazione delle aree urbane degradate e del costruito esistente, e predisporre il Piano Operativo Comunale (POC) minimizzando il consumo del territorio e puntando alla massima riqualificazione.


7. AREE DEMANIALI ED EX-FERROVIARIE


Come pensi di garantire e promuovere la partecipazione dei cittadini alle decisioni?

1. Si debbono lasciare destinazioni istituzionali per soddisfare bisogni pubblici, visto che il Demanio, all’origine, sarebbe non vendibile se non in casistiche particolari? SI

2. Si deve partire dai bisogni del Quartiere con consultazioni vaste. SI

3. Chi deve decidere le percentuali di destinazioni d’uso e con che modalità? Il consiglio comunale solo dopo laboratori di urbanistica partecipata.


A Bologna si parla solo di Aree Demaniali ex militari. E le Aree Demaniali ex ferroviarie?

Quali aree sono realmente disponibili? RAVONE

Quali sono i soggetti interessati alla loro valorizzazione, e come si intende procedere? Sono aree di proprietà delle Ferrovie.


8. SERVIZI VARI ACQUA E RIFIUTI


I servizi vitali non vanno gestiti con criteri esclusivamente/prevalentemente economici, ma debbono essere assicurati a tutti i cittadini che vi possano accedere in condizioni di oggettiva uguaglianza (tariffe rapportate alle condizioni economiche, sociali, alla composizione del nucleo familiare?). Concorda? Si.


Per i servizi ambientali come ad esempio la raccolta dei rifiuti o la gestione dell’acqua il criterio da valutare per la modulazione delle tariffe è quello di qualità e quantità dei consumi per favorire atteggiamenti sostenibili: Paga meno chi spreca e consuma meno.


Qual è la sua posizione rispetto al grande problema oggi in discussione legato alla risorsa “acqua”? ed alla gestione ed ai costi del servizio della sua erogazione? Quello che penso è scritto nei referendum che ho firmato e che voterò il prossimo giugno.


Hera oggi gestisce sia la raccolta dei rifiuti che l’inceneritore che le consente di vendere energia termoelettrica. Tuttavia l’auspicabile incremento della raccolta differenziata sottrae materiali ad alto potere calorico all’alimentazione dell’inceneritore creando un conflitto d’interesse tra l’economia della produzione di energia e l’interesse della collettività al riuso dei materiali. La sua opinione è: Imporre agli amministratori nominati dalle amministrazioni comunali di esercitare un reale ruolo di controllo sull’operato di Hera e riferire costantemente al Sindaco ed ai Cittadini.


Oggi la raccolta dei rifiuti è finanziata da una tassa basata sulle dimensioni dell’immobile a disposizione. Un sistema di tariffe commisurato alla quantità di rifiuto indifferenziato produrrebbe un circolo virtuoso di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione comunale. Lei è: d’accordo.


9. LAVORO E FORMAZIONE


Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo


Elaborare politiche di equità fiscale sul territorio per rafforzare la tutela a favore dei cd. lavoratori deboli (come i cassa-integrati , i non occupabili, non occupati over 45 ecc …). PRIORITA’ ALTA


Snellire le pratiche di competenza comunale che gravano sulle imprese. PRIORITA’ ALTA


Organizzare un programma ed estendere esperienze di reinserimento lavorativo per ex-carcerati e carcerati, tramite il Comitato Locale per l’Area dell’Esecuzione Penale Adulti in sinergia con gli sportelli sociali presso i quartieri. MI IMPEGNO


Istituire un collegamento formale fra i nuovi Sportelli Sociali con gli Sportelli Lavoro, i Centri per l’Impiego e lo Sportello Info-Lavoro della Provincia di Bologna. MI IMPEGNO


Favorire lo sviluppo delle cooperative di tipo B finalizzate all’inserimento dei lavoratori svantaggiati. NON DIPENDE DA ME, MI ATTIVERO’


Predisporre Protocolli di Intesa e Accordi di Programma tra Amministrazioni Pubbliche, Cooperative Sociali, Sindacati, Associazioni di categoria. NON DIPENDE DA ME, MI ATTIVERO’


Costituire un “Fondo di solidarietà” a cui contribuiscono Fondazioni, Banche, imprese (che potrebbero venire “premiate/incentivate dal Comune). NON DIPENDE DA ME, MI ATTIVERO’


Favorire e sostenere la diffusione di attività dirette a contrastare gli effetti della crisi attraverso l’adozione di strategie non occasionali basate sulla sperimentazione di un modello di economia etica che valorizzi le risorse locali, la partecipazione attiva delle persone, l’implementazione e messa a sistema di attività di alto valore sociale e relazionale, in parte già esistenti sul territorio (banca del tempo, mercatino dell’usato, gruppi di acquisto Solidale, microcredito Grameen, lastminute market, ecc..). PRIORITA’ ALTA


10. POLITICHE SCOLASTICHE


Che cosa può fare un comune per la qualità della offerta scolastica? Il Comune deve attivare maggiori controlli sulla qualità. La concessione a privati o a cooperative sociali della gestione di nidi e materne comunali deve avvenire solo se c’è pieno rispetto dei parametri di qualità del servizio stabiliti dal Comune.


Ritieni prioritario valutare e confrontare gli standard educativi di tutte le scuole, pubbliche e private? SI

la funzione della scuola privata è necessaria / insostituibile? NO

la contribuzione pubblica alle scuole private va mantenuta.

sarebbe sufficiente aumentare i finanziamenti alla scuola pubblica per migliorarne la qualità? NO

è prioritario mantenere l’attuale livello di qualità della scuola pubblica, riequilibrando la spesa attraverso anche una verifica ed eventuale riduzione di finanziamenti alle scuole private? NO

si debbono rivalutare / ridurre i finanziamenti ad entrambe in proporzione alle somme spese ed alla quantità e qualità dei servizi erogati (accoglienza disabili e stranieri, orari, etc.…)? SI


11. IMMIGRAZIONE / INTEGRAZIONE ETNIE


Attualmente le Consulte degli stranieri e degli apolidi sono organismi formalmente istituiti. Si ritiene utile definire le reali competenze e funzioni, in sinergia con gli altri organi del Comune? Sì ma con un percorso adeguato di avvicinamento


I molti giovani studenti immigrati, che giunti a maggiore età e quindi non più tutelati e non ancora lavoratori, sono secondo l’esperienza europea la generazione più a rischio. Sei favorevole a potenziare “l’inclusione sociale, economica e culturale dell’immigrato”, già in atto? Sì partendo dalla scuola e costruendo un percorso di educazione alla cittadinanza.

Sì, PRIORITARIO puntando direttamente sulle seconde generazioni e quindi sui giovani studenti e lavoratori tramite le associazioni di promozione sociale


Sei d’accordo nel riconoscere il diritto di voto ai cittadini stranieri? SI


Ti impegni ad attivare una fattiva collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura, quello alle Politiche Sociali e le varie realtà operanti nel settore per organizzare iniziative (es. settimane culturali) riguardanti le civiltà con cui condividiamo la città, le scuole e il lavoro? SI


12. POLITICHE PER LA CASA E FUORISEDE


Per promuovere il diritto alla casa come bene d’uso con affitto a prezzi sostenibili, calmierati attraverso agevolazioni fiscali-tariffarie ai proprietari che affittano a famiglie sfrattate, famiglie numerose, gruppi appartamento ecc. sei disposto a :


Per contrastare lo sfruttamento degli studenti fuori sede e l’evasione fiscale sei favorevole a:


13. SENZA FISSA DIMORA E ALBERGO POPOLARE


Va accresciuta la possibilità di fornire un servizio stabile di ospitalità notturna, reperire quindi ulteriori locali idonei e volontari disposti a gestire tale attività (apertura, chiusura, vigilanza): SI

Creare l’anagrafe di una residenza virtuale, ma formale, per i senza fissa dimora per l’accesso comunque alle prestazioni sanitarie: SI


ALBERGO POPOLARE:

SI , PER CHIUNQUE

Prezzi: Basso, ma realistico

Durata ospitalità: max 12 mesi

Gestione: associazioni/cooperative

Assegnazione posti: Commissione pubblica

Vigilanza: Autogestione


Realizzare un “Pensionato Sociale” (successivo alle strutture di prima accoglienza) con progetti e percorsi per la “seconda accoglienza”, in modo da fare uscire le persone dalla continua emergenza, dedicando risorse economiche specifiche procurate anche con “tasse di scopo” mirate. MI IMPEGNO


Dislocare WC in luoghi e numero adeguati (per l’Igiene e civiltà di una città che vuole essere Europea), ri-creando ad es. i “Diurni”. PRIORITA’ ALTA


14. SALUTE E SOCIALE


In considerazione dei tagli economici in essere che si ripercuotono sull’erogazione delle diverse forme di assistenza sociale e sanitaria è necessaria una scelta ed un ripensamento dell’offerta dei servizi.


Creare un assessorato unico “salute - sociale”? SI


In questi anni la città ha visto la polverizzazione e la proliferazione di progetti e iniziative sul welfare senza un’unica strategia e regia. Per definire un progetto di welfare per la città che integri le competenze sociali e sanitarie e garantisca l’attenzione a molti aspetti legati al benessere dell’individuo in senso complessivo (anche quindi economico, culturale, ambientale) quali sono i soggetti che secondo te vanno coinvolti e coordinati dal Sindaco?


Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo


1. Contribuire alla ridefinizione degli Accreditamenti e delle Convenzioni con Enti pubblici e privati legati alle prestazioni per giovani, anziani,ecc. MI IMPEGNO

2. Utilizzare le nuove tecnologie per una assistenza domiciliare diretta con l’aiuto di mediatori (studenti, volontari) che ne consentano l’uso efficace anche per anziani, inesperti, etc. (vedi ad es. il Progetto Data) PRIORITA’ ALTA

3. Favorire e potenziare la creazione degli ambulatori territoriali aperti 24 ore su 24, per snellire il lavoro dei Pronto Soccorso. PRIORITA’ ALTA

4. Utilizzare al meglio il Fondo Regionale, costituendo con parte di esso un Fondo di solidarietà con il contributo di Fondazioni, Banche e agendo sulla fiscalità locale (tasse di scopo). NON DIPENDE DA ME, MI ATTIVERO’

5. Stimolare il controllo su prevenzione e salute, estendendolo in particolare agli immigrati regolari che svolgono i lavori più pericolosi che gli italiani non vogliono più fare; PRIORITA’ ALTA

6. Attivare e potenziare i “Comitati di Controllo della Qualità dei Servizi”, il “Tribunale del Malato”, affiancati da cittadini che si iscrivano a liste comunali o di quartiere etc. PRIORITA’ ALTA


Se lei potesse dare un ordine di priorità ai temi sotto elencati per incidere sul miglioramento della sanità bolognese, come li classificherebbe? (da 5 a 1 dove 5 è bassa priorità: procrastinabile nel tempo e 1 è priorità alta assimilabile all’urgenza)


[4] Il rinnovamento della tecnologia diagnostica (es. apparecchiature di radiologia)

[1] Le modalità di accesso alle cure: Pronto Soccorso, liste d’attesa

[4] Il finanziamento del Servizio Sanitario Regionale anche tramite una maggiore partecipazione dei cittadini in base al reddito.

[2] Il rinnovamento dei servizi di intervento urgente per condizioni non gravi: Guardia Medica, apertura ambulatori medici ad accesso diretto (es. per vertigini, otite, tosse insistente, cistite, ecc.)

[3] Istituire un Osservatorio permanente sulla relazione medico – paziente e sull’umanizzazione delle cure.

[2] Revisionare/Ottimizzare la dislocazione, la raggiungibilità e l’ammodernamento delle strutture edilizie adibite all’assistenza sanitaria (es. sedi, trasporti, accessibilità, climatizzazione, barriere architettoniche, accoglienza degli spazi, ecc.)


15. SERVIZI ALL’INFANZIA E ALLA FAMIGLIA


Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo


Aumentare il numero dei nidi e delle materne comunali e/o sostenere iniziative private e/o di gruppi di famiglie, di strada, di condominio. PRIORITA’ ALTA

Favorire iniziative di doposcuola e di facilitazione del rientro dei bimbi a casa dalla scuola.

MI IMPEGNO

Favorire ed attuare iniziative di conciliazione dei tempi di famiglia con i tempi di lavoro. PRIORITA’ ALTA

Incrementare le facilitazioni alla genitorialità. NON DIPENDE DA ME, MI ATTIVERO’


16. SICUREZZA E DEGRADO


A Bologna, come in molte altre città, le amministrazioni sono poste di fronte alla difficoltà di presentare progetti in grado risolvere o, quantomeno, di affrontare l’evidente degrado e la diffusione di pratiche di illegalità o anche solo di inciviltà che alimentano nei cittadini la crescente percezione di insicurezza.


Metta in ordine di priorità (da 1, priorità massima, a 10, priorità minima) gli elementi che secondo lei più contribuiscono al degrado urbano a Bologna, essendo ovvio che tutti contribuiscono, ma possono implicare priorità diverse di intervento:

4 - Graffiti e imbrattamento muri

1 - Mancato rispetto di regole civiche (schiamazzi notturni, portici usati come toilettes, danneggiamenti e vandalismo…)

5 - Abbandono di rifiuti in strada (bottiglie, lattine, ecc)

2 - Illuminazione insufficiente

9 - Presenza di stranieri non regolari

3 - Comportamenti stradali pericolosi (non rispetto delle strisce pedonali, bici o scooter sui marciapiedi, ecc.)

7 - Scarsa presenza di forze dell’ordine (polizia, carabinieri, polizia municipale) in strada

8 - Accattonaggio e povertà crescente

6 - Spaccio di droga

10 - Abuso di alcol

E’ necessario/utile un Assessorato alla sicurezza? Un assessorato specifico no, ma sicuramente assegnerò una delega ad uno dei miei assessori.

Fanno parte del concetto di sicurezza l’inquinamento dell’aria, gli incidenti stradali e quelli sul lavoro? SI


L’utilizzo di telecamere e la diffusione della video-sorveglianza è da incrementare o da limitare? Fino a che punto? Con il controllo di chi? Regolamentando la difesa della “privacy” ? come?

La questione è chiara nel mio programma. Prevedo infatti una manutenzione ed un adeguamento tecnologico dei sistemi pubblici di videosorveglianza, e il rilancio dell’archivio comunale delle telecamere private e degli accordi con le categorie.

Gli oltre 500 vigili urbani presenti a Bologna vanno riportati in strada, a contatto con i cittadini, per un miglior controllo del territorio e una funzione dissuasiva rispetto a comportamenti illegali o incivili? Se sì, come?

Anche questo punto fa parte del mio programma. Prevedo piani di presidio dinamico del territorio da parte della Polizia municipale in collaborazione con le forze dell’ordine, rafforzando il ruolo dei vigili di quartiere con funzioni di prevenzione, controllo sociale del territorio e monitoraggio costante delle zone sensibili della città.


E’ necessario/utile il vigile di quartiere (o di prossimità)? SI


Un contributo indispensabile/importante/accessorio/da evitare può venire dal coinvolgimento di quale/quali fra le seguenti opzioni:

* associazioni di volontariato, pensionati, anziani, etc .SI

* comitati e/o associazioni di cittadini SI

* pattuglie cittadine NO

* ronde e milizie private NO

Con quali forme di coordinamento in capo al Comune? Ufficio del centro storico

E’ importante non creare ghetti localizzati in aree/quartieri particolari, oppure, al contrario, è meglio individuare o concentrare potenziali fenomeni di degrado solo in certe zone, magari con l’idea che così si possano controllare meglio? Dico “no” ai ghetti.


La lotta allo sfruttamento della prostituzione: Come pensa di attuarla? Indichi almeno 2 provvedimenti di sua competenza.

La lotta allo spaccio di droga: Come pensa di attuarla? Indichi almeno 2 provvedimenti di sua competenza

Le due questioni sono da affrontare al tavolo del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica.


Lotta ai Graffiti: alta priorità, con contributo finanziario significativo dei privati (categorie, associazioni, comitati, proprietari, etc.)


Occupazioni di stabili e di edifici dismessi; sgomberi: da prevenire con opportune azioni/soluzioni concordate con i proprietari


Sicurezza e tutela delle fasce deboli.

L’amministrazione deve essere impegnata nella tutela delle fasce deboli della società. Nel mio programma propongo in particolare azioni di contrasto alla violenza sulle donne e sui minori, promozione della parità di genere, dalle attività formative nelle scuole alle nomine nei consigli di amministrazione, e del rispetto delle identità di genere e di orientamento sessuale. Contrasto al maschilismo attraverso iniziative di sensibilizzazione sulla violenza maschile. L’ufficio per le politiche delle differenze, il servizio Lgbt, il nodo della rete regionale antidiscriminazioni già attivato sono le basi su cui costruire, anche attraverso la consultazione dei vari attori sociali e istituzionali coinvolti, azioni positive, campagne informative e politiche antidiscriminatorie. Ho proposto inoltre un servizio per la tutela dei consumatori, per sostenere la lotta allo spreco e i diritti dei cittadini consumatori, in primo luogo attraverso l’informazione, anche con uno sportello online. Voglio costruire una città più sicura per tutti che promuova l’inclusione sociale, il contrasto alla solitudine, l’accoglienza, la mediazione sociale e la gestione dei conflitti, le politiche interculturali, la promozione dei diritti di cittadinanza. Sostegno alla funzione sociale della cultura, della scuola come strumenti di promozione del benessere della persona e della cittadinanza attiva.


Orari e schiamazzi etc.: Il contrasto allo sballo notturno (rumore, ubriachezza, deiezioni fisiologiche per strada…): Come pensa di attuarlo? Con azioni e strategie concordate tra i fruitori della notte, gli esercenti dei locali e i residenti, valutando caso per caso, zona per zona.


Lavavetri: esiste un racket ? pensa ad un qualche intervento? Se sì, quale? E’ sicuramente un problema che va oltre il semplice accattonaggio. Bisogna approfondire la questione con il Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica.


Illuminazione è indispensabile, va aumentata/diminuita a causa dei costi?

- Nelle strade SI

- Nei giardini (unicamente nei più importanti?) SI

La pulizia delle strade e dei luoghi e mezzi pubblici è spesso insufficiente: Qual è il ruolo del Comune e il ruolo delle società operative incaricate (es. Hera) nel contrasto al degrado (pulizia, manutenzione arredi urbani, manutenzione giardini)? Rispetto allo status quo, cosa c’è da mantenere e cosa da cambiare?

Seguendo quanto indicato nel mio programma come ‘progetto bellezza’. L’obiettivo di una nuova bellezza urbana dovrà essere una priorità di governo da perseguire con una strategia integrata e trasversale ai diversi settori dell’amministrazione comunale. La pianificazione urbanistica prevista dal PSC andrà coniugata con una nuova attenzione all’arredo e ai percorsi urbani, velocizzando i tempi di risposta alle segnalazioni dei cittadini e migliorando l’efficienza degli interventi di manutenzione, cura e pulizia della città. Un progetto di qualità urbana definirà gli interventi, anche piccoli, di manutenzione e progettazione, per rendere armonioso e

funzionale l’aspetto visivo della città e valorizzare l’identità dello spazio pubblico, con un’attenzione particolare alla segnaletica. Il progetto prevederà la realizzazione di opere di arte urbana, anche applicando la legge del 2% sul valore degli appalti, per valorizzare i luoghi della città diffusa, e l’assegnazione di spazi pubblici per l’espressione di creatività artistica di strada nel quadro della promozione del decoro urbano e del contrasto al vandalismo grafico e all’inciviltà urbana.


Il ripristino tempestivo di arredi pubblici danneggiati (contrasto al vandalismo) : Come pensa di attuarlo?

Ho proposto di mettere in campo un sistema di intervento pubblico-privato che di fronte ad atti vandalici nei confronti del patrimonio, veda l’amministrazione intervenire con rapidità ed efficacia entro 24-72 ore dalla segnalazione del cittadino. Così in altre città si è risolto questo tipo di problemi dando credibilità alla capacità dell’amministrazione di saper intervenire. Particolare attenzione verrà assegnata al centro storico per il quale prevedo l’istituzione di un ufficio ad hoc che sappia coordinare un piano complessivo per la sua valorizzazione e vivibilità. A fianco al necessario aumento del controllo e della repressione degli atti vandalici è opportuno promuovere il coinvolgimento di residenti, commercianti e studenti per valorizzare lo spazio pubblico; un esempio chiaro per me è il percorso che ho proposto per la pedonalizzazione di alcune strade della nostra città.


17. CULTURA


Bologna, nel 2000 capitale della cultura europea, oggi non le appare più immobile e conformista? NO


Ritiene che la cultura sia una risorsa prioritaria per l'economia e la qualità della vita dei cittadini e della comunità intera? sì assolutamente


L’attuale crisi di alcune tra le più importanti istituzioni culturali della città (Teatro Duse, Comunale, Cineteca, Sala Borsa) dipende esclusivamente dai tagli determinati dal governo centrale o anche da cause derivanti da problemi gestionali? da entrambi 


L'Università e gli Enti di Ricerca svolgono le proprie attività ed iniziative nel contesto cittadino con un sufficiente livello di collaborazione ed interazione con le politiche comunali e le altre istanze culturali? si ma deve migliorare,


Il Commissario ha reintrodotto il biglietto d'ingresso ( 4 euro) ai musei, Sala Borsa per risparmiare chiude il lunedì, condivide questi provvedimenti? C'erano altre possibili scelte da compiere (quali?): Progetto unico valorizzazione Percorsi Museali.


Ritiene un impegno prioritario della nuova amministrazione salvare a qualsiasi costo le maggiori istituzioni culturali per un rilancio della cultura a Bologna? Bisogna valutare caso per caso.


Per salvare le strutture in crisi ritiene necessario, indispensabile o meno reperire finanziamenti attraverso una tassa locale di scopo? non tocca ai cittadini bolognesi. 


Per salvare il Bologna Calcio si è formata una cordata di industriali e professionisti che ha messo parecchi soldi nel progetto, il nuovo Sindaco potrebbe sollecitare operazioni analoghe per i teatri o i musei e le biblioteche? il differenziale d'interessi è troppo ma ci proverei 


Ritiene adeguata e condivisibile la politica di spesa,  in campo culturale delle maggiori fondazioni bancarie cittadine? SI, ma bisogna condividere gli obiettivi.


Ritiene che gli enti locali (comuni, provincia, regione) abbiano ben impiegato le risorse per la spesa in campo culturale? sono da cambiare le priorità (come?): Piano Strategico 


Oltre alle istituzioni riconosciute, musei, biblioteche teatri, cinema, esistono molte associazioni libere che si occupano di attività culturali, ritiene che il loro ruolo sia preminente per un futuro rilancio del settore? abbastanza

Gli spazi giovanili, i centri sociali, le libere associazioni culturali, centri ricreativi parrocchiali, le culture dei migranti, costituiscono per lei una risorsa ulteriore ed un potenziale per arricchire l'offerta e la vivacità culturale ed artistica della vita cittadina? sono centrali e mi impegno a favorire la creazione di una rete


18. POLITICHE GIOVANILI


Dal censimento degli spazi di aggregazione giovanile dell'Emilia-Romagna, realizzato nel 2009, risulta che la provincia di Bologna è solo quinta in Regione (con 156 spazi). Gli spazi giovanili sono spesso gestiti dal privato o dal privato sociale (76%), dotati di locali stabili (93%), con un’utenza giornaliera piuttosto elevata (fino a 30 ragazzi al giorno per il 55% degli spazi), prevalentemente maschile e concentrata nelle due fasce dei minori di 13 anni e degli over 30. I luoghi più frequentati sono le polisportive e le associazioni sportive. In metà dei centri censiti, l’accesso è libero. Tra le attività culturali-ricreative svolte ben il 55% è legato alla musica.

Il problema degli spazi giovanili non è solo di quantità. Molti giovani lamentano di trovarsi costretti a scegliere tra locali “fighetti” o centri sociali “da punkabbestia”. È molto diffusa l'esigenza di avere spazi autogestiti o cogestiti, dove la partecipazione non si esaurisca nel “consumare divertimento”, ma che “anche attraverso un’offerta di spazi ed occasioni di aggregazione, faccia emergere la loro potenzialità, ma ne stimoli anche la consapevolezza critica, il senso di responsabilità, la capacità di dialogo, di accoglienza e di integrazione con giovani appartenenti ad altre culture, in una logica di valorizzazione delle differenze e in una prospettiva di piena uguaglianza di diritti e doveri” . Così recita, infatti, l'Accordo Quadro tra il Governo nazionale e la Regione Emilia-Romagna (“GECO -Giovani Evoluti e Consapevoli”).


Spazi

Secondo lei è necessario aumentare il numero degli spazi di aggregazione giovanile della città? E quali dovrebbero essere i criteri di gestione di questi spazi? Bisogna valorizzare l’esistente con progetti.


Stili di vita

A parte la diffusione della banda larga e del Wi-Fi (sulla cui utilità tutti i candidati sono d'accordo), cosa farà la sua giunta per rendere la città più “a misura di giovane”?

A) Collegare la zona universitaria e i luoghi di maggiore intrattenimento giovanile nella periferia bolognese con almeno una linea di bus notturno, rendendoli così effettivamente fruibili. Esentare o ridurre il costo dell'abbonamento ai mezzi pubblici agli studenti universitari meno abbienti. SI

B) Emettere un’ordinanza che introduca il “vuoto a rendere”, cioè l’obbligo per i rivenditori a un deposito cauzionale (50 cent o 1 euro) che verrà restituito al momento della restituzione dei contenitori vuoti. Si, no, non è fattibile. Sarebbe bello questo meccanismo, ma non credo sia applicabile con una ordinanza, meglio concordarla con le categorie economiche.

C) Istituire un “forum permanente dei giovani di Bologna” aperto alla partecipazione di cittadini under 30 (studenti e non, residenti e non), con poteri di proposta e parere vincolante sulla parte del bilancio comunale che riguarda le politiche giovanili. Ho proposto forme di rappresentanza per i giovani, gli studenti medi ed universitari. Potranno così portare i problemi e intervenire sulle questioni che interessano la città.

D) Impegnarsi, con la collaborazione dell'Università e della Polizia Municipale, a censire e denunciare gli appartamenti affittati in nero agli studenti di Bologna. Destinare una parte delle ex aree militari alla costruzione di studentati e case a fitto concordato (ecocompatibili) destinate a giovani studenti e/o lavoratori. Ho iniziato a farlo quando ero assessore all’Urbanistica.


Produzione/fruizione culturale

Cosa intende fare per incentivare la produzione e la fruizione culturale dei giovani cittadini di Bologna?

A) Fare di Bologna una tappa quasi obbligata per i musicisti amati dai giovani, creando le condizioni per portare in città i migliori concerti pop e rock. Ospitare, almeno una volta all'anno, concerti gratuiti di grandi artisti internazionali nel centro storico (Piazza Maggiore). Si, è possibile farlo con il concorso di sponsor privati.

B) Apertura notturna di almeno una parte delle biblioteche comunali e universitarie. Investire nel sistema bibliotecario cittadino, contrastando l'insostenibile precarietà degli operatori (vedi Sala Borsa). Proporre alle Istituzioni (locali e nazionali), alle Fondazioni, alle case editrici e alle librerie bolognesi di contribuire con risorse e/o spazi. SI. A proposito ho proposta la candidatura di Bologna come città mondiale del libro Unesco 2014.

C) Introdurre criteri di trasparenza e vigilanza sulla destinazione dei capitoli di spesa e sulla emissione di bandi relativi ad attività ludiche, sportive e artistico-culturali. Pubblicare sul sito del Comune: i bandi (con congruo anticipo rispetto alla scadenza del medesimo); i nomi dei partecipanti al bando; i relativi progetti presentati. ad iniziative artistico-culturali. Segnalare periodicamente l'esistenza dei bandi anche con inserzioni sui quotidiani locali. SI, ma utilizzando solo il web. A proposito ho firmato il manifesto dell’open government.

D) Apertura notturna di cortili e giardini pubblici e universitari con il coinvolgimento (e la relativa responsabilizzazione) degli studenti nella gestione di attività ludiche gratuite, senza danneggiare il diritto al riposo dei residenti. SI, con un Patto tra città ed università ed un piano regolatore degli spazi condivisi.


19. IL RUOLO DELLO SPORT DI BASE A BOLOGNA


Sport di alto livello e di base: l’impegno dell’Amministrazione Pubblica a quale settore dovrebbe rivolgersi

In termini economici, le risorse destinate a questo settore dovrebbero essere orientate totalmente verso lo sport di base, anzi si potrebbe pensare a come utilizzare parte delle risorse dello Sport Professionistico per iniziative legate allo sport di base non per motivazioni ideologiche, ma per le diverse finalità. E se è vero che lo sport professionistico ha delle sofferenze economiche è solo colpa dei lauti guadagni che giocatori allenatori, manager percepiscono; o si cambia questo atteggiamento o non ci sono risorse pubblicitarie/televisive che possano abbattere questo gap fra entrate ed uscite che sta crescendo . In queste condizioni una ulteriore uscita (del tipo lo 0,5% dei contratti dei giocatori/allenatori) non modificherebbe i problemi dello sport professionistico, mentre aiuterebbe anche solo simbolicamente, ma non solo, lo sport di Base.

Ma, considerando anche l’impatto emotivo che ha sulla città lo sport professionistico ( se il Bologna calcio vince una parte non piccola dei cittadini è più contenta) il Sindaco non può non tenerne conto e dovrebbe svolgere anche la sua funzione politica cercando, per quanto possibile, di orientare/suggerire scelte organizzative aziendali corrette, per esempio, per evitare quanto è accaduto negli ultimi tempi.


Ruolo dello sport di base: Credi che rientri a pieno titolo nel welfare o che rappresenti solo un modo positivo di utilizzare il tempo libero come gioco/svago?

Credo che rientri a pieno titolo nel welfare non solo per gli aspetti legati alla tutela della salute psicofisica, ma, specialmente gli sport agonistici e di squadra, per i valori che trasmette soprattutto ai giovani se l’attività viene impostata in un certo modo. Quindi l’Amministrazione Comunale dovrebbe diventare il punto di riferimento per favorire modelli di organizzazione dello sport di base che si armonizzino con la scuola e la famiglia nella formazione dei giovani, oltre a fornire opportunità ti aggregazione e tutela della salute a cui i cittadini possano fare riferimento durante l’intero percorso della propria vita.


Come consideri l’apporto del volontariato sportivo?

Lo ritengo importante perché permette di utilizzare risorse distribuite sul territorio che oltre a rendere più economica ed efficiente non solo la gestione delle attività e degli impianti sportivi coinvolge migliaia di cittadini in una attività di forte aggregazione sociale e grandi motivazioni etico-valoriali.


La gestione degli impianti sportivi (L’attuale modello gestionale affida la gestione di quasi tutti gli impianti sportivi di base alle società sportive). Come consideri tale modello?:

Considero valido il modello di gestione basato sulle società sportive perché, oltre a rappresentare un risparmio per l’Amministrazione Comunale, responsabilizza gli stessi utilizzatori ad una maggior cura del patrimonio pubblico. L’esperienza degli ultimi anni ha comunque evidenziato l’esigenza di trovare metodi migliori sia per individuare le società sportive che per la loro attività, la loro storia e le loro proposte siano maggiormente affidabili e dall’altro a favorire forme di aggregazioni e collaborazione fra le società sportive che gravitano attorno ad un impianto. In tal modo si ridurrebbe l’aspetto di competizione nella gestione che abbiamo visto generare in questi anni attriti, tensioni e divisioni che non fanno bene allo sport di base.


Il regolamento per la gestione e uso degli impianti sportivi di quartiere: Le società sportive attribuiscono ad un regolamento in alcuni punti sbagliato e mai condiviso la colpa dei “guasti” prodotti dai bandi e da tutti riconosciuti.

Durante la gestione Cofferati ho vissuto di riflesso alcuni momenti difficili, ed ho colto in parte alcune delle motivazioni che erano alla base dello scontento delle società sportive. Sarà mio compito, se sarò Sindaco, di riaprire la discussione su questi temi perché è interesse dell’Amministrazione Comunale arrivare ad individuare e quindi rimuovere le cause che hanno portato a situazioni che anche io non condivido.


Rapporti assessorato allo sport e quartieri: ritieni che debba esserci più centralità per garantire una uniformità sul territorio rispetto alla situazione attuale?

L’esperienza di questi anni mi ha fatto capire che non è stato colto, almeno in questo settore, il ruolo positivo del decentramento. Decentrare non significa che ogni Quartiere si può muovere in modo autonomo, per esempio con formulazione di bandi per l’assegnazione in gestione degli impianti o degli spazi di utilizzo anche molto diversi. Il ruolo dei Quartieri deve essere quello di adattare regole generali, condivise ed uniformi su tutta Bologna, alle diverse realtà territoriali.

Debbo segnalare che già nell’ultima tornata dei bandi c’è stato in questo senso un miglioramento, ma sono emersi altri aspetti che hanno di nuovo prodotto situazioni inaccettabili.


La Consulta dello Sport questo strumento da anni a Bologna non funziona. Ritieni utile riattivarlo?

Bologna manca da anni di un organismo capace di costruire, insieme al mondo sportivo, una visione moderna dello sport, capace di suggerire all’Amministrazione Comunale non solo indicazioni sulle esigenze di nuove e più moderne strutture sportive, ma anche capace di agire sui modelli culturali propri delle Federazioni, degli Enti di promozione sportiva e delle società stesse per costruire una visione capace di cogliere i mutamenti di una società che è molto cambiata e nella quale lo sport può assumere un ruolo importante.


Incentivare con voucher la partecipazione all’attività fisica nelle palestre private?

Non condivido l’idea di utilizzare anche solo una piccola parte delle scarse risorse a disposizione dell’Amministrazione Comunale per tale iniziativa. Eventualmente si può valutare l’opportunità di finanziare la disponibilità di polisportive o enti o federazioni per promuovere iniziative che favoriscano l’ avvicinamento allo sport per tutti i cittadini.


Assegnare a gestori privati con convenzioni più lunghe gli impianti sportivi grandi e medi e lasciare a loro l’organizzazione dello sport per tutti ?

L’allungamento delle convenzioni può essere un modo per incentivare la realizzazione di migliorie o di integrazioni funzionali alle strutture esistenti, vanno comunque valutati attentamente alcuni aspetti di controllo capaci di garantire una gestione corretta di tali impianti


Vendere alcuni impianti sportivi ora pubblici, mantenendo la gestione in proprio (pubblica) dei rimanenti impianti?

E’ una cosa da valutare attentamente soprattutto per alcuni impianti cittadini, specialmente quelli legati allo sport professionistico, non lo ritengo interessante per gli impianti di Quartiere.