In considerazione dei tagli economici in essere che si ripercuotono sull’erogazione delle diverse forme di assistenza sociale e sanitaria è necessaria una scelta ed un ripensamento dell’offerta dei servizi.
La presenza delle tre ASP cittadine e dei loro contratti di servizio è corrispondente alle reali necessità di erogazione e di bilancio? SI NO
E’ d’accordo sull’accorpamento delle tre ASP in una unica? SI NO
E’ d’accordo che coloro che elaborano il contratto di servizio siano gli stessi che valutano i risultati delle prestazioni? SI NO
Se si, esiste un organo che prevede la partecipazione dei tecnici e dei cittadini alla valutazione dei risultati?
Se si, qual è ?
Se no, come e dove è possibile collocarlo?
E’ opportuno creare un Assessorato unico "salute - sociale" ? SI NO
In questi anni la città ha visto la polverizzazione e la proliferazione di progetti e iniziative sul welfare senza un’unica strategia e regia. Per definire un progetto di welfare per la città che integri le competenze sociali e sanitarie e garantisca l’attenzione a molti aspetti legati al benessere dell’individuo in senso complessivo (anche quindi economico, culturale, ambientale) quali sono i soggetti che secondo lei vanno coinvolti e coordinati dal Sindaco?
Alcuni spunti e proposte - Per ciascuno dei punti elencati indichi: a) il livello di priorità / b) mi impegno ad attuare / c) non dipende direttamente da me, ma mi attiverò formalmente per la sua attuazione / d) non sono d’accordo
Contribuire alla ridefinizione degli Accreditamenti e delle Convenzioni con Enti pubblici e privati legati alle prestazioni per giovani, anziani,ecc. ;
Utilizzare le nuove tecnologie per una assistenza domiciliare diretta con l’aiuto di mediatori (studenti, volontari) che ne consentano l’uso efficace anche per anziani, inesperti, etc. (vedi ad es. il Progetto Data);
Favorire e potenziare la creazione degli ambulatori territoriali aperti 24 ore su 24, per snellire il lavoro dei Pronto Soccorso
Utilizzare al meglio il Fondo Regionale, costituendo con parte di esso un Fondo di solidarietà con il contributo di Fondazioni, Banche e agendo sulla fiscalità locale (tasse di scopo),
Stimolare il controllo su prevenzione e salute, estendendolo in particolare agli immigrati regolari che svolgono i lavori più pericolosi che gli italiani non vogliono più fare;
Attivare e potenziare i “Comitati di Controllo della Qualità dei Servizi”, il “Tribunale del Malato”, affiancati da cittadini che si iscrivano a liste comunali o di quartiere etc.
Se lei potesse dare un ordine di priorità ai temi sotto elencati per incidere sul miglioramento della sanità bolognese, come li classificherebbe? (da 5 a 1 dove 5 è bassa priorità: procrastinabile nel tempo e 1 è priorità alta assimilabile all’urgenza)
Il rinnovamento della tecnologia diagnostica (es. apparecchiature di radiologia)
Le modalità di accesso alle cure: Pronto Soccorso , liste d’attesa
Il finanziamento del Servizio Sanitario Regionale anche tramite una maggiore partecipazione dei cittadini in base al reddito.
Il rinnovamento dei servizi di intervento urgente per condizioni non gravi: Guardia Medica, apertura ambulatori medici ad accesso diretto (es. per vertigini, otite, tosse insistente, cistite, ecc.)
Istituire un Osservatorio permanente sulla relazione medico – paziente e sull’umanizzazione delle cure.
Revisionare/Ottimizzare la dislocazione, la raggiungibilità e l’ammodernamento delle strutture edilizie adibite all’assistenza sanitaria (es. sedi, trasporti, accessibilità, climatizzazione, barriere architettoniche, accoglienza degli spazi, ecc.)